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Prima pagina: Da Sportsman Cavalli&Corse 27.5: La rivolta delle piccole Società  
Autore: roberto
Pubblicato: 27/5/2008
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LA LETTERA

La rivolta delle piccole Società

Lo sfogo dell’Associazione Nazionale Ippodromi: “Ministro, almeno lei ci ascolti"

Gentilissimo Direttore,
ancora grazie per il prezioso servizio di informazione. in tempo reale, di argomenti di vitale importanza per tutto il settore ippico, informazione che non trova identico rilievo (o risulta stranamente assente) sul resto della stampa ippica.
Mi riferisco, in particolare, al comunicato stampa Unire da Lei pubblicato in prima pagina sabato 24 maggio. Nel suddetto comunicato vi è un punto di vitale importanza per le Società di Corse.
Viene dato mandato al Segretario Generale di chiudere, con un’intesa complessiva, l'annosa questione delle Società di Corse, dopo successivi contatti con le Società di Corse interessate. Abbiamo capito bene? Le tratrative dovrebbero avvenire non con tutte le rappresentanze Sindacali delle Società, ma direttamente con i (3) beneficiari! E per giunta in tutta fretta cioè entro tre giorni lavorativi!
Caro Direttore, quanto espresso in queste scarne righe del comunicato è di una gravità inaudita. Avevamo sperato che, con l’avvento di un Presidente e di un Consiglio di Amministrazione alla guida dell’Ente Pubblico, fosse tramontata l’epoca delle Elargizioni di danaro pubblico a seguito di... trattativa privata.
Invece assistiamo al riproporsi di metodi amministratii che definirei da Basso Impero. L’annosa questione con le Societa di Corse non è altro, infatti, che la famosa elargizione di ulteriori somme a ben identificate tre Società di Corse che già da sole assorbono oltre due terzi delle risorse disponibili per TUTTE le Società di Corse (che, ricordiamolo sono oltre 40). E a quale titolo queste tre Società dovrebbero beneficiare di quasi 10 milioni di euro di supplemento? A titolo di “personalizzazione”! Termine che è esattamente l’opposto dei criteri di obiettività e di imparzialità che dovrebbero guidare l’operato di ogni Ente Pubblico.
Mi auguro che tramite il Suo Giornale il grido di protesta degli Ippodromi di: Albenga, Ponte Cagnano, Foggia, Taranto, Aversa. Tagliacozzo, Civitanova Marche, Ravenna, possa giungere all’attenzione del nuovo Ministro, prima che vengano definitivamente svuotate le casse di un Ente le cui finanze, peraltro, non sembrano godere di ottima salute (e la "personalizzazione”, come criterio di amministrazione, non giova certamente a migliorarla).
Mi consenta, anzi, di rivolgermi direttamente, dalle Sue colonne, al Ministro, visto che tutti i nostri pubblici interventi sull’argomento non hanno avuto alcun riscontro da parte dell’Ente che evita regolarmente di convocarci.
“Signor Ministro se, come crediamo, per la linea politica che contraddistingue la maggioranza che Lei rappresenta e in particolare la forza politica di cui Lei è espressione, la personalizzazioni non è ammissibile come metodo di distribuzione di danaro pubblico, confidiamo in un Suo intervento, affinche l’Unire sospenda ogni decisione in merito e proceda, invece, a un incontro allargato a tutte le Società di Corse riconosciute.
Cordialità.

A.N.I (Associazione Nazionale Ippodromi)

 
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