La sfida di Robert cavaliere solitario Anche i transalpinì sono retrocessi nella seiie B a squadre: così quest’anno il veterano Michel sarà l’unico francese a Piazza di Siena
di Mario Viggiani ROMA - Piove, su Roma, ma lo fa in anticipo rispetto all’apertura ufficiale della 76° edizione di Piazza di Siena, che è prevista per oggi dopo che ieri è saltata la prevista anteprima con le gare riservate ai militari italiani. Da sempre il concorso ippico romano “chiama” la pioggia, almeno in una delle sue giornate di programmazione, ma forse stavolta riuscirà appunto a scamparla, nel senso che da questo pomeriggio il tempo dovrebbe prendere pace e tornare al bello. Come sempre, il meglio dell’equitazione mondiale si dà appuntamento nel fantastico scenario di Villa Borghese. Fatto insolito per gli appassionati romani, in campo ci sarà anche un cavaliere solitario. Niente di misterioso, tranquilli. E’ solo che l’anno scorso anche la gloriosa Francia ha subito l’onta della retrocessione, piazzandosi ultima nella Super League a squadre, e cosi in questa circostanza a Roma i “cugini” saranno rappresetnati a titolo individuale esclusivamente da Michel Robert, uno dei beniamini del pubblico capitolino ma appunto in gara tutto solo. TITOLATO - Cinque volte campione di Francia, plurimedagliato a Olimpiadi e Mondiali, Robert viaggia verso i 60 anni ma continua a dare il meglio di sè anche adesso che è un’icona di questo sport e che con gli altri cavalieri transalpini (E’ stata una stagione balorda, quella scorsa») si ritrova in serie B a lottare con l’italia per risalire in Super League. Da tempo ha scritto un libro in cui rivela “Segreti e metodo di un grande campione”, nel tempo ovviamente diventato anche un dvd (“Il metodo Michel Robert”) e domani sul tardo pomeriggio, al termine della Coppa delle Nazioni che purtroppo non lo avrà tra i protagonisti, a Casa Fise sarà a disposizione di cavalieri, tecnici e anche semplici appassionati per condividere con loro le proprie esperienze, illustrando il suo sistema di addestramento etologico che tiene sempre ben presente il rapporto uomo-cavallo, così da ottenere la migliore gestione e la migliore preparazione dell’animale. Robert ha scoperto la passione equestre quando da bambino accompagnava a cavallo il padre Henri, medico di campagna, nelle visite a domicilio nella regione del Delfinato. Va detto che ha iniziato a stare in sella quando aveva appena quattro anni, cavalcando però una pecora! A Roma sarà impegnato con Koro d’Or e Kellemoi de Pepita, i due cavalli che gli hanno fatto ottenere le uniche due vittoirie di questa stagione, rispettivamente a Luminen e Vejer de la Frontera. Ha invece ovviamente lasciata a casa Madame Pompadour, che è la sua partner per i percorsi di Coppa delle Nazioni.
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