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Lo Sportsman: BELLEIdee: doping ma non solo, il vaso è colmo  
Autore: roberto
Pubblicato: 23/5/2008
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BELLEIdee

L’OPINIONE DI ENRICO

Doping ma non solo
il vaso è colmo
Riflettete molto bene

Credo che il vaso ormai sia colmo. Ieri avrebbe dovuto aprirsi all’Unire il tavolo di confronto e concertazione per la revisione del Regolamento antidoping dimostratosi, a cinque anni dal suo “debutto”, lacunoso e contradditorio, oltreché vessatorio nei confronti della categoria dei guidatori.
La scusa ufficiale del rinvio è stata che la Commissione scientifica di recente nomina non ha sufficiente esperienza in materia per un confronto con le categorie. Dobbiamo far finta di crederci? Crediamoci.
Ma probabilmente così non è, perché in effetti non risulta che la nuova Commissione nominata l’8 febbraio si sia mai ancora riunita e soprattutto che abbia avuto luogo il passaggio delle consegne da parte della vecchia Commissione. Come mai? E quanto tempo dovrà passare ancora perché il nuovo gruppo acquisisca la necessaria esperienza sull’argomento?
Ma la nostra categoria, pur avendo interesse ad incontrare la Commissione, quando questa sarà pronta, ha interesse primario ed urgente di confrontarsi con il Consiglio dell’Unire per rappresentare al vertice dell’Ente, che da parte sua ha dimostrato di essere partito con il piede giusto, lo stato di necessità dei driver. E indispensabile una profonda revisione dell’intera organizzazione che lavora intorno alla problema del doping per tutelare il lavoro di noi tutti e allo stesso tempo per ridare trasparenza alle competizioni, fattore non secondario per incentivare la ripresa delle scommesse ippiche.
lo credo che allenatori e guidatori abbiano le... tasche piene di spendere migliaia di euro per difendersi davanti alle Commissioni di Disciplina dopo le comunicazioni di positività evidentemente e scientificamente falsa (a proposito, a quando le analisi per il bicarbonato sul campo?) e da Procure della Repubblica, molto poco competenti in materia, che seguendo procedimenti assolutamente folli arrivano a persegure (o perseguitare?) proprietari ignari e allenatori che hanno curato un cavallo per la febbre con un antibiotico od un antipiretico. Sembra fantascienza, ma tutto ciò accade quasi tutti i giorni e non vorremmo poi piangere sul latte versato dopo che qualche collega avrà patito ingiuste sanzioni penali.
Se il profondo disagio della categòria per questa situazione viene unito al cronico ritardo nel pagamento dei premi, ormai giunto a circa cinque mesi, alle vane promesse di riqualificazione delle allocazioni dei grandi premi, alle Tris sempre meno appetibili per gli scommettitori, agli ippodromi degradati e sempre più disertati dal pubblico, credo che a questo punto si capisca perché il vaso è colmo! Plaudo quindi all’iniziativa di protesta messa in atto dalle categorie della Puglia ed invito colleghi e controparti a un momento di riflessione attiva e condivisa sulla situazione, prima che questa fatalmente degeneri e divenga incontrollabile. E intanto rimango stupito che in quest’ultimo periodo non si sia più mosso nulla. Sono ormai più di due mesi da quando ci sono stati scioperi parziali o totali, da quando sembrava dovesse cascare il mondo. Da allora nulla è cambiato e nulla è successo. Tutto immobile, nessuno ha parlato o fatto qualcosa.
SIAMO ARRIVATI AL GIOVANARDI Come tutti sapete sabato e domenica non sarò a Stoccolma. E quindi rimango qui in Italia e correrò il Giovanardi. Che mi sembra una corsa molto aperta. I cavalli che contano sono quelli che si conoscono. C’è Lana del Rio, che è veloce e si adatta a qualsiasi schema. C’è Light Kronos, che potrebbe andare davanti e rimanerci visto che mi risulta oltretutto che abbia lavorato molto bene. C’è poi Larry Bird, del quale si parla in maniera entusiastica e che ha già fatto vedere cose egrege. Sono in tanti a sperare e da parte mia ho una chance anche con Le Roi Gar, che ha buttato al vento l’Elwood Medium praticamente a corsa vinta ma che partirà con il nove e schiacciato allo steccato in mezzo a così tanti cavalli sarà un po’ a disagio. Per ora non ho ancora visto il vero protagonista della generazione, quello che si stacca dagli altri, ma da qui a ottobre la strada è ancora molto lunga e secondo me il quadro della generazione cambierà ancora.

 
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