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Agipro: Washington una sentenza conferma: giocare al poker on-line rimane un reato grave |
Autore: roberto Pubblicato: 19/5/2008 Letto 661 volte Dimensioni 1.70 KB |
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AGIPRONEWS: Pubblicato il 19 maggio 2008 ore 12:55
ESTERO, USA - NELLO STATO DI WASHINGTON UNA SENTENZA CONFERMA: GIOCARE AL POKER ON-LINE RIMANE UN REATO GRAVE (a.c.) WSHINGTON - Nello Stato di Washington il poker on-line è ancora considerato un reato grave. La situazione che si vive a Washington è esattamente quella appena descritta: se si gioca a poker attraverso la rete, infatti, si è classificati alla stregua di chi viene accusato di pedofilia. Nonostante l'ultima audizione dedicata al divieto sul gioco on-line (per la disapplicazione dell'Unlawful internet gambling enforcement act) - che ha visto tra i suoi protagonisti l'avvocato Lee Rousso, candidato alla carica di governatore, nonchè responsabile regionale della Poker Player Alliance - un giudice locale (il 15 maggio scorso) ha comunque deciso per la piena applicazione della norma. Secondo quelli che sono i dettami della giurisprudenza statinitense, infrangere il divieto di gioco su internet equivale a commettere un reato di "classe C", ovvero la stessa classificazione utilizzata per chi abbandona la propria famiglia, ruba delle auto, possiede eroina, effettua un'interruzione di gravidanza non autorizzata o possiede materiale pedopornografico. I duro colpo inferto all'attività della Poker Player Alliance è stato comunque mitigato dalle dichiarazioni dello stesso Rousso, che pensando al futuro della battaglia in favore del gioco on-line si è detto assolutamente fiducioso.
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