Saddex, acciaio puro il Presidente è tedesco
Dopo una splendida battaglia, il favorito piega di una testa Pressing: 3° Freemusic. Regina Elena all’inglese Love of Dubai
NICOLA MELILLO ROMA• E’ tedesco il Presidente della Repubblica 2008. Merito di un Saddex di primissimo livello internazionale che ha suggellato una bellissima edizione della sfida sui due km di Capannelle, sfuggita a un italiano dopo 6 anni. Corsa valida solo alla seconda partenza per problemi alla gabbia dell’inglese Pressing, secondo per il secondo anno di fila (nel 2007 dietro Distant Way) nonostante una ferita superficiale al posteriore destro. E grande, grandissima prova di un generoso Freemusic che, parole del jockey Germano Marcelli «ha dimostrato di valere una dimensione internazionale». Saddex, dunque, come previsto: dopo lo sfortunato tentativo nella Japan Cup, l’allievo di Peter Rau era finito secondo a Longchamp nel Ganay, battendo Sageburg, ieri primo nell’Ispahan. Arrivato in van da Varendorf (in Westfalia) dopo 1600 km con sosta a Merano, il 5 anni era bellissimo al tondino e non ha perdonato nessuno. Corsa condotta da Axxos su Shrek e Pressing a buon ritmo, ai 600 finali Pressing passava deciso, ma era imparabile il cambio di marcia di Saddex che appena trovava un varco dal mucchio, sparava una fiondata paurosa e bruciava il rivale per una testa dopo una battaglia pirotecnica. Poi Freemusic, quarto un opaco Golden Titus. Felicità Rau e Jarvis, trainer dei primi due, entusiasti in premiazione. Il trainer del vincitore: «Nella seconda partenza non si era avviato bene, ma Saddex ha una testa eccezionale e alla fine ha fatto il suo dovere». Il jockey australiano Kerrin Mc Evoy: «Ho dovuto costruirmela la corsa, ma non ho mai temuto di non riprendere Pressing: la dirittura di Roma è lunga quanto basta». Ora Saddex è atteso nel GP de Saint-Cloud. Pressing andrà invece al Royal Ascot per le Prince of Wales’s. Dice Jarvis: «Il cavallo è progredito tremendamente e oggi ha affrontato veri campioni. Forse il terreno era un po’ duro». Sarà, ma ieri mattina a Roma ha piovuto e il fondo era galoppabilissimo. Regina Elena Dal mazzo delle 19 partenti sul miglio del Regina Elena è uscito il nome di Love of Dubai, di proprietà dell’industriale dubaiano Mohammed al Shafar, campione internazionale di endurance e proprietario di centinaia di cavalli. Corsa meno spettacolare e risolta dalla stellina degli Emirati ai 500 metri, dove passava per chiudere con due lunghezze su Vattene e Fairy Efisio. Il trainer Clive Brittain: «Tutto è venuto alla perfezione, ora si va alle Ghinee tedesche». E Marco Gasparini rilancia con Vattene: «Brava, bene così, ora in Francia».
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