Grizzetti, mister milione
La domenica pazzesca dell'allenatore: in 2 ore vinti tre Gran Premi e una cascata di euro
NICOLA MELILLO •«Vincere il Derby 2002 con Rakti fu bellissimo, fare il bis di più. Bisogna credere nei sogni e far galoppare le emozioni. A Capannelle il nostro galoppo è stato sfrenato».
Boom Ha dormito poco, Bruno Grizzetti, 44 anni, varesino d’adozione, allenatore dal 1989, in copertina da un decennio. Stavolta l’ha fatta troppo grossa. Mai visto almeno da 35 anni: domenica s’è portato a casa il D’Alessio con Gimmy, il Tudini con Titus Shadow (in parità con Gesture) e nel Derby il 1° con Cima de Triomphe, il 3° con Papetti e il 4° con Farrel. Totale più di un milione di euro in tasca con lo smarrimento di chi ci sperava, sì, ma tutto questo proprio no. «La sera in 50 abbiamo fatto tardi al Ribot, ma ci sarà una grande festa a San Siro il 23. Certe gioie vanno condivise».
I suoi assi A Capannelle c’era il delirio intorno a lui, col figlio Filippo, 13 anni, catapultato in premiazione, ma Grizzetti padre era più preoccupato di rialzare il fantino Silvano Mulas, caduto a terra per imitare il salto di Dettori. «Gimmy è una macchina perfetta, Titus Shadow ha sorpreso: per 15 giorni si è allenato a entrare nelle gabbie, con Cima tutto è possibile. Sono devoto a chi mi permette di sognare, i 50 del mio staffe i proprietari che mi hanno affidato negli anni cavalli di grande qualità. Ora ne alleno 120».
Nel futuro Grizzetti da sempre ha avuto una marcia in più. Provarci sempre, il confine da subito è stato il mondo. I risultati l’hanno premiato. Organizzazione stile british, public relation curate, ha appena vinto la battaglia per lo sponsor sui pantaloni dei fantini, ha un sito che ha spezzato un tabù: «Si chiama grizzettigaloppo.it. All’inizio c’erano solo numeri. Era come il bacio della morte: 15 contatti al giorno. Da 8 mesi filmo i lavori dei miei cavalli. Zero lavori nascosti all’alba a Trenno. Ti piazzo le immagini. Martedì sul sito c’era l’ultimo lavoro di Gimmy e Cima. Ora i contatti sono 1200 al giorno». Una domenica così è paragonabile solo a un certo Federico Tesio. «No il paragone mi imbarazza se penso a cosa ci ha lasciato Tesio. Ci resta il degrado. Serve promozione: l’Unire ci porti sulle tv in chiaro. Gratis. Lo deve agli 11 mila di Capannelle».
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