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Lo Sportsman: Pensiero Sottile in rosa pallido (12.5.08)  
Autore: roberto
Pubblicato: 12/5/2008
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DOMENICA SPECIALE
CON IL PRESIDENTE DELL’UNIRE

Pensiero Sottile in rosa pallido

LUIGI MIGLIACCIO
Capannelle a Maggio: è Derby, ma non è l’ultima domenica del mese, siamo solo all'11. E' un po’ presto, dice qualcuno di quelli che la sanno lunga, ma il pubblico non sembra essersene accorto. Sarà perché, in fondo, allo scudetto della Roma credono ancora in pochi (se si saranno sbagliati lo sapremo domenica prossima); sarà perché il tennis del Foro Italico la sua parte di mondanità la vive di sera; sarà perché la formula 1 in televisione con la Ferrari che domina è avvincente, si, ma fino un certo punto; sarà pure perché il giro d’italia è ancora al prologo, ma sarà soprattutto perché il maggio delle Capannelle da qualche anno ha ripreso vigore alla grande, fatto sta che il pubblico c’è ed è di quello vero, almeno 10/11.000 presenze; uno spettacolo per l’ippica, malandata e bistrattata quanto volete, ma che negli appuntamenti che contano riscopre la sua essenza di spettacolo e, perché no, di mondanità.
Il tendone del villaggio ospitalità in queste occasioni è sempre ben frequentato, adetti ai lavori e non; cappellini, qualcuno anche improbabile, ma che in queste occasioni ci sta e non potrebbe essere altrimenti. C’è il passato: l’avvocato Pettinari, proprietario importante, ma ex Commissario dell’Ente e concessionarìo della Trjs con l’indimenticabile Sarabet, c’è Franco Panzironi, cui il recente successo della Destra alle Comunali capitoline ha indiscutibilmente restituito spavalderia e ampliato il raggio del sempreterno sorriso. C’è però, ovviamente, il presente o se, volete, il futuro, ovvero l’Unire, col suo presidente, Goffredo Sottile, ed è lui il protagonista indiscusso delle interviste, rito al quale si presta di buon grado. «Per noi è una giornata di lavoro - esordisce - e francamente questo scenario non può che metterci di buon umore e spingerci a lavorare per il meglio». A chi gli fa notare che il neo Ministro Zaia, in fondo, è un uomo che di cavalli in qualche maniera ne ha masticato, il Prefetto replica quasi divertito rivendicando una sua militanza se non altro parentale: «Mio padre è stato proprietario di cavalli per cui per me questo non è un mondo nuovo, come è stato detto, e non è neanche il mio primo Derby. Da ragazzo alle Capannelle ci sono venuto eccome. Certo il Ministro ha avuto il vantaggio di gareggiare, vedremo in futuro quello che si potrà fare...».
I rapporti col nuovo governo dovrebbero mantenersi più che buoni - «Credo di sì, ci incontreremo a breve e sono sicuro che anche per quanto abbiamo detto ora, si riuscirà a lavorare bene assieme». Intanto però l’urgenza è un’altra ed è quella di un lavoro iniziato solo da qualche mese e ancora nel pieno della sua organizzazione. «vero, siamo impegnati a reperire le risorse necessarie a tutta la filiera del cavallo e queste non possono che venire dal comparto scommesse per cui è evidente che la nostra priorità, già a partire da domani (oggi n.d.r.) è quella di accelerare per quanto possibile l’accettazione delle scommesse sulle altre corse all’interno dei corner della rete Bersani. Noi la nostra parte l’abbiamo fatta, stiamo aspettando che gli altri (Sogei e Aams n.d.r.) facciano la loro. Ci dicono che da Aams il decreto firmato sia partito, ci metteremo in caccia per capire su quale scrivania si è arenato».
È un Presidente agguerrito che difende anche l’Ente dagli attacchi che sono arrivati un po’ da tutte le parti. «Ho letto e sentito tante critiche sull’Unìre e sul lavoro che svolge. È vero che c’è tanto da fare e che non tutto va come dovrebbe, ma qualche volta si è esagerato. lo e il Consiglio lavoreremo per cercare di fare in modo che l’Unire torni ad essere la casa di tutti gli ippici. Per fare questo ci vorrà oltre al nostro lavoro anche la buona volontà e la collaborazione di tutti». Soddisfatto del rapporto con le categorie? «Abbiamo parlato e parliamo con tutti, le nostre porte sono aperte a chi abbia voglia di collaborare per risolvere i problemi».
Troppo scaltro e navigato però il Prefetto per lasciarsi andare a facili entusiasmi che, peraltro non sarebbero convincenti. «Le cose non vanno bene, ma dobbiamo essere corretti e dire che non vanno neanche malissimo e giornate come queste dimostrano che c’è una base su cui lavorare». Allora il futuro è rosa? «No, proprio rosa no, diciamo che è un rosa scolorito, un po’ pallido. Sta a noi tutti accendono».
Iniziano le corse, arriva il nastro azzurro, la vittoria di Cima de Triomphe, il trionfo di Grizzetti, le lacrime di Umbertino Rispoli, la delusione del team di Libero Mercato e quant’altro, ma queste sono altre storie, quelle che fanno bene al nostro sport...

 
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