Una giornata in diretta con le star di Roma
Come in occasione dell’Europa, anche per il Derby la televisione delle corse ha dimostrato che, con un pizzico di buona volontà e slegato dai vincoli di assurdi Regolamenti e dalle pressioni, il canale “pubblico”, quello che viene diffuso nel bouquet di Sky, può davvero fornire un servizio di buon livello. E' bastato avere lo spazio e con il supporto dell’ippodromo la lunghissima diretta da Capannelle ha offerto quello che si può chiamare uno spettacolo, offrendo agli spettatori una panoramica praticamente completa di quello che è successo in questa giornata del Derby. Partendo dal mattino, dalle immagini che hanno mostrato le ricognizioni dei fantini e dei trainer sulla pista, proseguendo poi con i commenti, le interviste, le immagini riprese da un buon numero di telecamere. Un programma “vero”, insomma, che segue quello schema “Equidia” tanto auspicato. Come dopo Milano, allora, è facile dire: allora si può fare. E come dopo l’Europa torniamo a chiederci perché quella che oggi è un’eccezione, affidata all’iniziativa dei singoli, non debba essere tradotta in regola. Le strutture e i professionisti per farlo evidentemente ci sono e funzionano, rispondendo sul campo e con il lavoro a chi sostiene che servano davvero fantomatici “Comitati” o regole ferree. Una televisione deve fornire un servizio agli spettatori, proponendo le immagini degli eventi e i servizi giornalistici che possono favorirne la comprensione da parte del pubblico. Questo è ciò che è stato fatto ieri e che sarà replicato domenica prossima. Ed è quello che vorremmo sempre vedere sul canale 220. MT
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