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La Gazzetta dello Sport: Cima, il destino nel nome (12.5.08)  
Autore: roberto
Pubblicato: 12/5/2008
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Cima, il destino nel nome

A Roma il grigio.., de Triomphe beffa Permesso e sbanca il Derby: ora mirino sull'Arc

I NUMERI
11000
Gli spettatori
presenti ieri a
Capannelle per la
grande giornata del Derby. Fila ai
botteghini e ai bar: non si
vedeva da tempo
2
I Derby vinti da Bruno Grizzetti. Il
45enne trainer milanese aveva
già vinto nel 2002 con Rakti,
montato da Mirco Demuro

NICOLA MELILLO
ROMA - Una tempesta grigia si è abbattuta sul Derby in un giorno memorabile per il galoppo italiano: Cima de Triomphe è il suo nome, scelto coltivando un sogno che ora è realtà. L’annuncio lo dà il trainer Bruno Grizzetti subito dopo il delirio in premiazione:
«L’altro ieri (venerdì, n. d. r.) il cavallo è stato iscritto all’Arc de Triomphe. Basti per chiarire quanta fiducia abbiamo sempre avuto».
Che corsa un Derby mozzafiato, il primo sui 2200 metri. L’inglese Bouguereau? Settimo. Corsa animata da Fathayer, che però ai 700 finali era divorato da Farrel, Senlis e Papetti, ma soprattutto allo steccato Cima e a centro pista la carta dei Camici, Permesso. La falcata di Cima diventava impressionante, Permesso rispondeva con lo stesso cambio di marcia del vittorioso Botticelli. Cima rubava l’attimo per imporsi di 1/2 lunghezza, 3° e 4° erano altre due pedine di Grizzetti, Papetti e Farrel, per un giorno memorabile del trainer, che ieri ha vinto pure due gruppi 3: il Tudini con Titus Shadow (in parità con Gesture) e il D’Alessio con un assolo di Gimmy. In lacrime il jockey di Permesso, Rispoli, in paradiso quello di Cima, Silvano Mulas, 24 anni, di Dorgali, al primo gruppo 1 vinto («E secondo GP dopo l’Incisa 2005 con Troppo Oca. Ho spinto dalla gabbia al palo, non capivo più niente. Il mio amico Dario Vargiu, in sella a Farrel, vistosi battuto, mi urlava Mena? La dedica va a lui, alla mia fidanzata Valentina e a Grizzetti»).
Che Cima Impazziti i proprietari, soci della ditta varesina Cima (appunto) di impianti anti-infortunistica, Giampiero Soccini, 50 anni e Pietro Barbaritto, 51 anni oggi e presidente del Verbano calcio in Eccellenza («Calcio? in 35 anni mai tanto emozionato»). Grizzetti: «Cima è stato preparato per il Derby e il successo nel Filiberto ha garantito che tutto era ok. Poi martedì in lavoro aveva demolito Gimmy». Che ieri è stato stratosferico nel D’Alessio. Soccini:«Cima l’abbiamo comprato che aveva 8 mesi. Scelto perché figlio di Galileo. Una garanzia. Il debutto 13 mesi fa fu memorabile. Da allora pensiamo a Derby e Arc. E bellissimo e non perdona: come una donna fatale».

 
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