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Lo Sportsman: Trionfo e dramma (5.5.08)  
Autore: roberto
Pubblicato: 6/5/2008
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BIG BROWN DOMINA IL KENTUCKY DERBY, EIGHT BELLES SECONDA E FRATTURATA

Trionfo e dramma

PAOLO ROMANELLI - LOUISVILLE
“Trionfo e Tragedia” è il titolo inevitabile e ripetivo su tutte le testate Usa in riferimento al pomeriggio di sabato a Churchill Downs che ha visto ben 157.770 presenti (il secondo riscontro nella storia del “Run for the Roses”, inferiore soltanto all’ edizione del centenario, e questo è il dato da promuovere davvero) assistere alla 134a edizione del Kentucky Derby (Gr. I, 2000 metri sabbia, 2.211.800 dollari) di premio totale).
Né la gabbia numero 20, la più esterna di tutte, né la storia, l’ultimo purosangue a vincere con solo 3 corse nei garretti era stato Regret nel lontano 1915 (nemmeno al tanto idolatrato Curlin che sabato a Louisville ha fatto passerella dal vivo su tappeto rosso, era riuscita la stessa impresa l’anno scorso) hanno impedito a Big Brown, montato da Kent Desormeaux, di tener fede alle ormai non più considerate “spavalde” dichiarazioni del suo grande trainer Rick Dutrow. Il baio da Boundary e Mien (Nureyev), strettissimo incrocio su Northern Dancer sul quale si disguisirà a fiumi, è rimasto imbattuto dopo prestazione che è stata indicativa di una superiorità veramente “allarmante”, almeno per tutti gli altri.
Liscio all’ uscita delle gabbie, come voleva Dutrow, Big Brown ha girato bene in quinta ruota sulla prima curva, mentre davanti Bob Black Jack (Stormy Jack) passava a tempo di record del mondo sui 1200. Bob Black, al quale per l’occasione hanno aggiunto i paraocchi (forse il suo entourage pensava di essere a Ruidoso Downs per l’All American dei Quarter Horses) scandiva ritmo scatenato con vicino Cowboy Cal di Todd Pletcher. Solo un attimo di esitazione per Big Brown sulla retta di fronte quando in quinta- sesta posizione, il portacolori della IEAH Stable si faceva sfilare da un paio di avversari all’ interno, ma come spiegherà Desormeaux ai microfoni della NBC «È stata solo una presa di fiato prima dell’ attacco finale, tanto era il Big Brown che avevo in mano. Ed in effetti a metà della curva di fondo l’imbattuto si sbarazzava (lei due o tre comprimari che gli erano ancora davanti e all’ingresso in retta allungava definitivamente per andarsene facilissimo verso la sua passerella trionfale.
Sugli spalti di Churchill Downs e nella “tenda Corporate” che accoglieva i 150 e passa proprietari della IEAH oltre a Paul Pompa jr (ancora titolare del 25% di Big Brown) iniziava la bolgia ritmata da Richard Dutrow. Sorretto dal boato delle decine di migliaia di appassionati che lo avevano giocato in chiusura poco sopra il 2, come detto Big Brown allungava solitario per vincere di 4 inappellabili lunghezze e mezzo nel tempo di 2:01 e 4/5. Alle sue spalle una grandissima Eight Belles (G. Saez) conquistava la piazza d’onore a conferma della validità tecnica delle Beyer Speed Figures che alla vigilia la volevano fra i primi 3 e della linearità del galoppo USA, 3 lunghezze e mezzo avanti al Florida-bred Denis of Cork (C. Borel) che senza infamia e senza lode veniva a raccogliere un ricco terzo posto raccattando per la strada i dispersi da Big Brown.
Una grande festa, purtroppo fermata sul nascere da un dramma imprevedibile. Un paio di furlongs dopo il traguardo, infatti, nel galoppo di uscita Eight Belles si frantumava al suolo riportando la doppia frattura dei nodelli anteriori, un incidente rarissimo e gravissimo che costringeva il Dr. Bramiage all’immediata eutanasia, fra le lacrime di Larry Jones, il trainer della meravigliosa femmina. Le prime parole di Michael lavarone, General Manager della IEAH Stable sul palco dei vincitori erano per la tragedia di Eight Belles e i suoi uomini, poi dopo alcuni secondi di tributo in silenzio, il giusto e meritato trionfo suggellato dalle parole di Dutrow «Non c’è niente di presuntuoso nel prevedere qualcosa che sappiamo poi succederà, un grazie a Big Brown e a tutti i miei Babe”.

 
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