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Lo Sportsman: Marketing e markette (27.4.08)  
Autore: roberto
Pubblicato: 28/4/2008
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Marketing e markette

FRANCO RAIMONDI
Sheikh Mohammed non fa statistica ma, come compratore numero uno sul mercato mondiale del purosangue, crea tendenze. Solo qualche anno fa in Europa i risultati delle aste australiane valevano al massimo un “pallino” di 3 righe sui giornali di lingua inglese. I risultati delle Easter Sales 2008, l’equivalente del “primo libro” delle October di Newmarket e delle September di Keeneland, sotto la spinta del solito Sceicco compulsivo e di una domanda forte hanno segnato un punto storico a favore dell’industria “downunder”.
Al termine di tre giorni di contrattazioni 381 dei 502 yearling in catalogo sono passati di mano per un fatturato superiore ai 143 milioni di dollari australiani. Una cifra vicinissima a quella realizzata nel 2007 a Keeneland, dove 337 dei 512 puledri inseriti nei primi due giorni dell’asta originarono un giro d’affari di 145 milioni di dollari americani. In sostanza la forbice che racchiude il fatturato delle due aste è pari - anche per effetto della discesa dell’ex dollarone a circa il 7 per cento e le Easter hanno scavalcato in tutti gli indicatori le October di Newrnarket. Un miracolo economico che merita un approfondimento nelle cifre. John Ferguson, I agente cli Sheikh Mohammed, ha comprato 20 puledri in Australia, spendendo 19 milioni dì dollari. A Keeneland nelle prime due giornate ne aveva presi 15 per poco più di 16 milioni. E la differenza di valore tra i due dollari è ora di appena il 6%... Noi, che siamo un po’ sempliciotti, prendiamo per buono il cambio uno a uno, e proseguiamo con l’analisi dei risultati.
I puledri da un milione di dollari sono stati 28, appena 4 in meno rispetto a quelli venduti a Keeneland. La media si è fissata a 376,352 dollari, vale a dire il 38 per cento in più di quella realizzata dal primo libro delle October. Le statistiche, senza interpretazione, sono solo cifre aride. Tra l’industria del purosangue in Australia, quella americana e quella europea, c’è una grossa differenza. In Australia esistono due stalloni freschi e dominanti, Redaute s Choice eri Encosta de Lago, al contrario dell’Emisfero Nord dove ci si aggrappa ancora ai nonni Storm Car e Sadler’s Wells, Redoute’s Choice ha fatto il botto con 49 yearling venduti per un totale di 38.800.000 dollari e una media di 791.735. Sembra di essere nel mondo ideale, la media di Redoute’s Choice è pari a tre volte e mezzo il suo tasso di monta 2005; un rapporto che sembra preso dal manuale del perfetto bloodstock agent. Encosta de Lago ha “venduto” addirittura 45 puledri per un fatturato di 26470.000 dollari e una media di 588.222, quasi quattro volte e mezza il tasso di monta (132.000) del 2005. E ha debuttato col botto Fastnet Rock guarda un po’, da Danehill.. che aveva coperto 220 cavalle nella sua prima stagione di monta a un tasso di 55.000 dollari. Trenta suoi figli sono stati venduti a una media di 332.000 dollari.
La crisi di sovraproduzione che è stata denunciata dai più acuti osservatori europei - con in testa Tony Morris - non sembra toccare [Australia, Le nascite sono cresciute di circa il 6% nel triennio 2004-2006, un dato praticamente simile a quello europeo, con la differenza che gli australiani riescono a collocare con maggiore facilità i loro puledri grazie al vantaggio che hanno accumulato sui mercati asiatici. E anche il previsto terremoto provocato dall’epidemia influenzale dell’estate scorso non sembra aver fatto danni gravissimi.
Vista da lontano l’Australia sembra il Paese del Bengodi. I suoi allevatori possono utilizzare a tariffe più basse i migliori stalloni dell’Emisfero Nord e non devono dividere i loro califfi, I puledri vengono collocati senza troppe sofferenze sia sul mercato interno che all’estero. I mezzi di produzione (leggi fattrici) costano la metà rispetto all’Europa perché i prezzi alla miglior asta d’allevamento australiana e alle December Sale sono praticamente gli stessi, con la differenza che a Newmarket si paga in ghinee e a Sydney in dollari (il cambio è di 0,47 sterline per un dollaro).
Gai Waterhouse ha commentato con molto acume il successo del suo Sebring nel Golden Slipper di sabato scorso: «È una vittoria di tutta l’industria australiana del purosangue. Le carature del puledro costavano 10.000 dollari e Sebring ha vinto una corsa da tre milioni e mezzo, Ora è sul mercato a un prezzo da stallone». Non è un caso se nell’organigramma di scuderia della signora Waterhouse e in quelli di tutti i principali allenatori australiani esiste una figura professionale che si chiama marketing manager. Da noi - nel senso Europa al massimo si usano le markette.

 
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