NEL GP D'EUROPA A SAN SIRO

Igor, l'italiano di Francia fa uno show da record

L'indigeno del team Souloy-Bazire piega Iulius in 1.12. Male Iglesias

MATTEO PIERELLI

MILANO La storia ormai si ripete da qualche tempo. I cavalli italiani arrivano all'Haras de Ginai, in Normandia, da Fabrice Souloy e il trainer francese gli mette le ali, affidandoli poi in corsa al top-driver Jean-Michel Bazire. Oltre a Exploit Caf, diventato campione di livello internazionale, negli ultimi tempi era già successo con Gambling Bi e sopratutto Giuseppe Bi, che lo scorso febbraio, du mesi dopo essere arrivato alla corte di Souloy, vince il GP Encat dopo 17 mesi senza vedere il gradino più alto del podio. Stavolta il "miracolato" di turno si chiama Igor Font, da circa due mesi allenato dal francese. Ieri era al rientro dal 1° novembre (sesto al mangelli) e finora non aveva mai vinto un Gran Premio: il suo miglior risultato era stato il terzo posto nel Derby dietro Infinitif e Impeto Grif. Ebbene, il figlio di Andover Hall, davanti a più di 6.000 spettatori, non solo ha dominato una corsa prestigiosa come il Gran Premio d'Europa, ma ha anche polverizzato il record della corsa trottando il doppio chilometro alla media di 1.12: il precedente limite era l'1.13.2 di Zucchero Om nel 2000. Igor Font in partenza ha lasciato strada a Iulius del Ronco, mentre il favorito Iglesias (7/10 in tabella) si è avviato al rallentatore, ritrovandosi dopo 700 metri in terza pariglia. Primo chilometro in 1.14.1, poi Iglesias ha raggiunto il leader e il ritmo si è fatto incandescente. Iulius con due parziali terribili (27.7 e 28.6 il terzultimo e penultimo quarto) ha steso Iglesias, ma dalla sua scia è sbucato Igor Font che, fresco come una rosa, lo ha passato facile. Terzo Ismos Fp, mentre Iglesias è finito ottavo. "In partenza - ha detto il suo driver Enrico Bellei - non è scattato come sa fare e a quel punto la nostra corsa era già quasi compromessa. Poi ho raggiunto Iulius sperando di accompagnarlo il più possibile, invece il ritmo si è fatto incandescente e sull'ultima curva eravamo strabattuti". Amatrezza anche nelle parole di Pietro Gubellini. "Abbiamo fatto 1.12.1 sul doppio chilometro ma non è bastato: incredibile. Ho cercato di rallentare il più possibile, poi quando è arrivato Iglesias ho allungato deciso: non pensavo si eclisasse così presto. E' un vero peccato: Iulius ha fatto un vero numero". Gonfio di gioia, invece, Fabrice Souloy: "Sinceramente non mi aspettavo che andasse già così forte. L'ho sempre stimato, ma aveva saltato il Città di Torino per febbre e pensavo che questo un pò lo avrebbe pagato. Ora farà l'Elite dei 4 anni a Stoccolma il giorno dell'Elitlopp".