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Totoguida Scommesse: Decreto online, osservazioni dalla Commissione Europea (18.04.08)  
Autore: andrea
Pubblicato: 18/4/2008
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Anche l’EGBA critica la bozza italiana

 

Decreto online, osservazioni dalla Commissione Europea

 

L’ associazione europea degli operatori del gioco d’azzardo e delle scommesse (European Gaming and Betting Association - EGBA) appoggia la decisione della Commissione europea di inviare un commento ufficiale sulla bozza di decreto italiano relativo al gioco d’azzardo on-line. La bozza che stabilisce i requisiti che gli operatori di gioco d’azzardo online devono soddisfare per poter operare in Italia - secondo un comunicato dell’associazione - ha suscitato anche forti reazioni da parte di Malta, che ha inviato a Bruxelles un parere circostanziato. Questa situazione di dibattito ancora aperto vieta all’Italia di adottare il Decreto nella sua attuale forma prima del 29 Aprile e dovrebbe portare a una revisione della bozza. Sigrid Ligné, Segretario generale Egba sostiene che «la decisione della Commissione suggerisce che, sebbene l’italia abbia fatto progressi significativi nell’allineamento la propria legislazione a quella dell’Unione europea, le leggi italiane sul gioco d’azzardo online contengono ancora misure non al servizio di chiari e legittimi interessi di ordine pubblico». In particolare, l’Egba ritiene che nello stabilire un livello di protezione per i cittadini italiani, le autorità italiane debbano prendere in considerazione le

protezioni già previste per gli operatori completamente a nonna, provvisti di licenza e stabiliti in altre giurisdizioni europee. Il nuovo Decreto, inoltre, tenta di impone severe restrizioni ai tipi di gioco su cui un giocatore operante in Italia può scommettere, riducendo in tal modo la competizione, e tutto a danno del consumatore. Infine, l’obbligo imposto agli operatori on-line di essere costantemente connessi al sistema di Sogei genera costi aggiuntivi e costituisce una barriera tecnologica per gli operatori stranieri. Anche se tale requisito è stato imposto a scopo di prevenzione dei crimini, si tratta di un «provvedimento sproporzionato che non prende in considerazione altre soluzioni tecnologiche meno vincolanti e meno costose già esistenti in altre giurisdizioni europee e che hanno già avuto successo nel perseguire lo stesso obiettivo». La bozza di decreto è stata notificata al Commissario Verheugen, ai servizi pertinenti e agli Stati Membri in base alla Direttiva 98/34/CE il 28 dicembre 2007. La procedura di notifica serve per evitare che gli Stati Membri creino nuove barriere alle libertà del menato interno, dando alla Commissione e agli Stati Membri la possibilità di valutare il contenuto di una bozza di legge prima che venga adottata. (n.t.)

 
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