Un pezzo di Curlin andrà all’asta
Usa: i proprietari del 20% del n° 1 al mondo in galera. La quota sarà liquidata MICHELE FERRANTE
Nel febbraio 2007 a Miami, prima del debutto, Curlin valeva più o meno i 57.000 dollari sborsati un anno prima da due avvocati, Shirley Cunningham e Bill Gallion, per acquistarlo ad un’asta. Dopo quella corsa, vinta con quasi 13 lunghezze sul secondo, i fortunati proprietari piazzarono per 3,5 milioni di dollari l’80% del loro missile equino, attualmente nelle mani di Jesse Jackson. Nel frattempo Curlin è diventato il cavallo più forte del mondo, con Breeders Classic 2007 e Dubai Cup di fine marzo (2008) in bacheca, e quel 20% di Cunningham e Gallion, oltre ad essersi moltiplicato, sale di prepotenza alla ribalta strettamente legato alle vicende personali dei due, che si trovano da diversi mesi in galera con l’accusa di essere stati troppo «smarty» (furbi). Avrebbero infatti sottratto diverse decine di milioni dollari ai clienti (400) per i quali avevano vinto una causa contro un’azienda produttrice di pillole contro l’obesità. Ebbene, un giudice del Kentucky ha deciso di recuperare almeno in parte il malloppo, mettendo all’asta i beni di Cunningham e Gallion, fra i quali, appunto, un pezzo del miglior cavallo del mondo che nel frattempo riposa in attesa della seconda parte di stagione agonistica. Roger Crittenden, il giudice in questione, deve ancora decidere se liquidare i beni in pacchetto unico o singolarmente, differenza non da poco soprattutto per Jesse Jackson, pronto a rilevare anche quel 20% con il terrore di dover aggiungere altre inutili palate di dollari. Un 20% stimato nei paraggi dei 20 milioni, se oggi Curlin entrasse in razza non potrebbe valerne meno di 100. Ma se a quell’asta si presentasse pure lo sceicco di turno, altro che 20 milioni.....
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