Guido Borghi sullo stop alle Bettole Egregio Direttore come il Suo giornale ha riportato nel numero di martedì, ieri a Varese è accaduto un fatto sicuramente deprecabile. Vi è stata la sospensione della giornata di corse causata dal rifiuto dei fantini di montare dopo la disputa della Tris, generando un danno non sol tanto di immagine per la Varesina ma anche per l’ippica nazionale, Le condizioni atmosferiche e lo stato della pista sostanzialmente non erano particolarmente diverse da altre situazioni in cui si è comunque corso senza provocare la sospensione dell’intero convegno. Gli allenatori e i proprietari presenti in pista hanno fatto di tutto per evitare che questa situazione si verificasse; invece la chiara determinazione prima di alcuni e poi di tutti i fantini presenti a Varese ha obbligato i commissari alla sospensione della giornata. L’essere professionisti dell’ippica comporta a volte delle situazioni difficili, ma non a rischio; non si comprende perché quando queste condizioni non sono proprio ottimali si debba ricorrere a questo irresponsabile atteggiamento. Il momento non è certo dei migliori e tutti devono rendersi conto che il montepremi bisogna costruirselo da soli attraverso il quotidiano sacrificio di tutti; La situazione dell’ippica nazionale, già profondamente in crisi, non può sopportare che in una giornata di corse in cui vi erano due campi nazionali di galoppo, uno di questi non possa dare luogo allo spettacolo a causa della non volontà di montare. La conclusione per noi è molto semplice: è opportuno e necessario che i fantini vengano richiamati al dovere, che è quello di essere veri attori d uno spettacolo che è fra i più belli e vecchi del mondo. Chiediamo pertanto che si prendano i provvedimenti del caso al fine di richiamare ognuno alle proprie responsabilità, soprattutto in un momento così difficile in cui tutti dovrebbero “remare" nella stessa direzione. Guido Borghi |