Giappone, numeri giganti Ecco l’eldorado del galoppo
TOKYO• In Giappone l’ippica è quasi una religione, lo sport numero 1. Le corse, rigorosamente di galoppo, sono una vera e propria industria che produce e si autofinanzia con l’impressionante volume delle scommesse. Ovviamente ne beneficia tutto il settore e così nella terra del Sol Levante il montepremi è assestato ad una quota vicina agli 850 milioni di euro, che ne fanno il vero e proprio eldorado del galoppo a livello mondiale. Il paragone con l’Italia, dove il montepremi è di 200 milioni (per trotto e galoppo), è irriverente. Domenica a Takarazuka si sono disputate le 1000 ghinee giapponesi, una corsa importante ma non fondamentale, eppure erano dotate di yen pari a 1.400.000 euro. Nel nostro Paese, il Premio Regina Elena, che ne è l’equivalente, è dotato di 210.375 euro. Il discorso non cambia se prendiamo come riferimento una nostra corsa di gruppo 1 come il Presidente della Repubblica, che mette in palio «solo» 396.000 euro. E se pensiamo che nella nostra corsa più ricca, il Derby, si corre per un milione di euro, il dato è ancora più deprimente. Per noi.
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