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Lo Sportsman: Maia e la sua terra: progetti ad ampio respiro (15.4.08)  
Autore: roberto
Pubblicato: 15/4/2008
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Maia e la sua terra: progetti ad ampio respiro

GIORGIO BERGAMASCHI
Giovedì sera della settimana scorsa, sotto una pioggerella insistente, all’interno di Maia si riversavano 100 grosse vetture, tra potenti suv e berline di lusso. Nella tribuna peso, in sala bilance, la Sùdtiroler Volks Partei (SVP), il partito di raccolta sudtirolese, concludeva la campagna elettorale davanti a circa 130 ospiti per presentare alla popolazione (ovviamente di lingua tedesca) il suo ultimo cavallo di battaglia: l’ippodromo di Maia. L’onorevole Karl Zeller a Roma è il vero deus ex machina di ogni decisione altoatesina anche in merito all’ippica, e nel corso dell’incontro ha menzionato più volte l’acume e il rigore, ma anche la grande disponibilità, del governatore Luis Durnwalder.
Zeller era accompagnato dal senatore Manfred Pinzger, mentre gli onori di casa li ha fatti il sindaco di Merano, Gùnther Januth.
Tra i 130 presenti - politici, imprenditori e albergatori -, almeno 100 non erano mai entrati all’ippodromo di Merano. Il “borgomastro” ha introdotto al tema ‘Nuovo avvio e piani per il futuro dell’ippodromo di Maia”, ma anche ‘Sviluppo dell’areale ex militare di Maia Bassa’.
I tre uomini politici, sostanzialmente, hanno lanciato messaggi sintetizzabili in decisionismo e azione: «Dopo i Giardini di Castel Trauttmansdorff e le Terme, interveniamo su Maia per farne un grande gioiello. Per anni abbiamo atteso l’intervento di Roma, ma la politica capitolina non aveva saputo tradurre idee e aspettative in fatti concreti. Noi, finalmente, abbiamo preso in mano questo problema, e lo abbiamo trasformato in progetto. Da questo autunno, sarà già tempo di realizzazione. Come? Avviando i lavori dopo aver avvicinato Roma a Merano, grazie ad interlocutori che non sono stati a guardare, ma hanno agìto. In primo piano, il conte Guido Melzi d’Eril. Di qui a breve, sarà realizzata una “passeggiata” che dal centro città, sbucando dalle Terme, condurrà fino all’ippodromo, diventando la prosecuzione naturale di quello che attualmente è il “sentiero di Sissi” (l’imperatrice austro-ungarica ndr) e che s’inerpica fino all’Orto Botanico. Quest’ultimo, con le Terme e l’ippodromo di Maia, costituisce il trittico su cui poggia il futuro turistico-economico-sportivo e salutistico di questa terra».
Sull’ippodromo, Januth ha parlato di cifre - Zeller poi ne ha schematizzato i passaggi -, che interessano denari da stanziare e zone d’intervento. Che, a seguire, si possono così sintetizzare: «Con il Landeshauptmann, sceso con noi a Roma per incontrare il Ministro alle politiche agricole De Castro e il conte Melzi, abbiamo tracciato un percorso obbligato che prevede interventi da qui al 2010, riguardanti l’impianto di irrigazione, le piste, le tribune, ovviamente anche Borgo Andreina. Questo meraviglioso ippodromo potrà contare su un’erogazione di 25 milioni di euro, di cui 15 da parte provinciale. Noi crediamo in questa realtà e ne faremo un gioiello autentico».
Dal dicastero retto da De Castro è stato stabilito un contributo di 7,5 milioni di euro, cui si aggiungono quei 3 milioni congelati anni fa, durante la gestione Panzironi. Ha spiegato, ancora, l’on. Zeller: «Dopo la seconda stagione di corse, l’autunno 2008 di Merano significherà l’avvio dei lavori della pista all-weather che, liberata quella attuale in sabbia, toglierà poco o nulla alla pista in erba e si aprirà verso l’esterno. Una realizzazione che ci vuole, anche per alleggerire i tracciati in erba dal sovraccarico di lavoro. E interverremo anche per l'obsoleto impianto irriguo. Affronteremo i lavori con un portafoglio di 2,5 milioni di euro, mediante la rata 2008. L’anno prossimo, in virtù dei 3 milioni di euro stanziati un tempo per Mala - ma poi negati da Panzironi - che sommati ai 2,5 della rata Unire 2009 ci metterà in mano oltre 5 milioni di euro, sarà la volta delle tribune (si tratterà di lavori in due lotti), aggiornando un progetto preesistente. E finalmente realizzeremo il ristorante panoramico, che potrebbe trovare posto sul tetto della tribuna peso: un gioiello, incastonato in un contesto di cristallo».
Nei decenni passati, molti albergatori per non perdere la clientela, “occultavano” Maia ai loro “forzati della vacanza”. Ma qui il senatore Pinzger, albergatore e presidente zonale di categoria (opera in Val Venosta), ha assicurato: «Con 6 milioni di pernottamenti all’anno, potremo contribuire a riversarne un’alta percentuale a Maia». Ed è un’altra inversione di tendenza.
Negli ultimi mesi, a Merano si parla anche di polo. Uno Zeller a tutto campo ha spiegato che «quest’anno il torneo sarà un episodio, per salutare il ritorno a Maia di un grande sport: ma la futura realizzazione di un vero e proprio campo di polo, signiflcherà che il Centro sperimentale del cavallo avelignese si sposterà a Borgo Andreina, mentre 500.000 euro serviranno per dare assetto stabile ad un campo che ci vedrà impegnati a portare Merano nell'ambito del Campionato europeo di polo. Dal 2010, comunque, auspicando che nel frattempo l’attività delle caserme marginali a Borgo Andreina vengano liberate, mediante un concorso di idee inizieremo a dare un nuovo volto al Borgo, che guadagnerà qualche ettaro necessario per una pistarella, il Centro per il cavallo avelignese ed anche per traslare laggiù la scuola di equitazione. È li che la Provincia interverrà, con un investimento di 15 milioni di euro».
Nel 2006, Zeller aveva scelto quale “ambiente” per la chiusura delle elezioni l’Hotel Steigenberger, “cuore” della ricezione alle Terme, anch’esse divenute “made in Provincia di Bolzano”.
Giovedì, la SVP ha di fatto “incamerata” un altro successo, sbrogliando il pasticciaccio brutto durato lustri con il pragmatismo di Luis Durnwalder, che si porta così a casa anche la comproprietà dell’ippodromo di Maia.

 
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