SI SALVERA’ IN “CORNER” L’IPPICA? Costretta in difesa dagli attacchi famelici che le vengono dal centro e dalle fasce laterali, l’ippica cerca di salvarsi gettando la palla in “corner”. Chi sia il centro e chi si nasconda dietro le fasce, è troppo noto per cui non ve lo diciamo. L’attuale allenatore (Melzi) che vede la panchina traballare per i risultai negativi, ha detto: “Ragazzi, l’unica nostra difesa, l’unico modo per salvarci, è rifugiarci in “corner!”. Lui ci crede, le categorie, sedute al tavolo di concertazione (meglio sarebbe dire collaborazione) lo hanno assecondato. Ed allora avremo a breve scadenza un altro programma aggiunto a quelli dei vari Ippodromi: quello dei “Corner”. Migliaia di punti vendita dove si giocherà solo l’ippica, ma soltanto le due Tris giornaliere ed altre nove corse che dovrebbero essere il fior fiore pescate nei due “ippodromi principali”. Il meccanismo di scelta, diciamolo subito, è alquanto farraginoso: si dovranno scegliere corse con non meno di dieci partenti, e, siccome dovrebbero rappresentare il meglio della giornata, raggruppate “possibilmente” nei due ippodromi dove si disputeranno le Tris, c’è la difficoltà di trovare tanti cavalli di qualità: specie se i campi di turno saranno in provincia. Ed allora si finirà col dover per forza andare nelle categorie più basse, con tanti saluti alla cosiddetta ippica di qualità alla quale puntano i teorici dei programmi. Gli handicappers dovranno impazzire, perché se non vi sarà un numero sufficiente di corse con le caratteristiche richieste, dovranno trasformarle in inviti. Se poi anche con questo escamotage non si riuscirà a dare il prodotto voluto, si dovranno scegliere corse da altri ippodromi. Insomma il solito guazzabuglio, complicato dal fatto che in queste corse vi sarà un piccolissimo incentivo per allenatori e proprietari, un modo per scontentare i molti esclusi senza accontentare gli invitati. Scartata, per ragioni che non abbiamo francamente capito, l’ipotesi di creare, sic et simpliciter, un campo di partenti solo per i Corner con le due Tris e con le migliori nove corse selezionate dopo la dichiarazione dei partenti nei campi della giornata. Senza ulteriori complicazioni, senza aggravio di spese per l’Ente, in maniera facile. Dirottando quanto si risparmierebbe, più un robusto impegno finanziario per pubblicizzare l’esistenza dei Corner: perché, sia ben chiaro, la funzione di tali nuovi punti vendita ha lo scopo di portare nuovi giocatori all’ippica. Se si apre alla chetichella, come si pensa che qualcuno possa essere invogliato alla scommessa? Inoltre l’affrettata apertura, senza una adeguata pubblicizzazione, ci fa sorgere il sospetto che sia voluta da chi (?) comunque ne trarrà un utile. In ballo uno dei concessionari… Messa da parte ogni critica, in nome di una ritrovata armonia tra le categorie e dell’apertura di un dialogo con l’UNIRE (uniche note positive), auguriamoci che i nuovi punti vendita dell’ippica possano dar ragione a Melzi, che sull’argomento s’è giocato tutto. |
