Storm a 25 anni perde colpi. Non è più lo stallone re

MATTEO PIERELLI

I suoi figli vanno ancora a ruba e la prova arriva dalle aste dei due anni in allenamento di Keeneland, nel Kentucky, dove l’attuale top-price (Don Gato, venduto per 800.000 dollari) è proprio un suo erede. Però quelli di quest’anno dovrebbero essere gli ultimi fuochi artificiali di Storm Cat, l’ormai ex re mondiale degli stalloni alle prese con evidenti problemi di fertilità giustificati dai suoi 25 anni.
Nel 2008, sulle 31 fattrici coperte all’Overbrook Farm, in Kentucky, dove ha sempre funzionato, meno della metà sono gravide. Un declino considerato normale e tutto sommato atteso vista l’età non più da «ragazzino» (se fosse un uomo avrebbe circa 70 anni) del figlio di Storm Bird, che fino ad ora ha prodotto 160 vincitori di corse di gruppo in tutto il mondo, di cui 32 di primo livello, tra cui Giant’s Causeway, Forestry e tanti altri. I suoi figli hanno realizzato prezzi record praticamente in tutte le aste più prestigiose del pianeta: Jalil, che ha partecipato alla Dubai Cup con Lanfranco Dettori senza piazzarsi, è il suo erede più caro con 9,7 milioni di dollari, seguito da Mr. Sekiguchi a quota 8 milioni.
Il fisiologico ridimensionamento del miglior stallone del mondo ha provocato una mini rivoluzione in cima alla classifica dei riproduttori più costosi. Storm Cat è stato per tantissimo tempo il leader e fino a qualche mese fa capeggiava la graduatoria con un tasso di monta di 500.000 dollari, mentre ora viaggia sui 300.000, esattamente come i top americani A.P. Indy e Distorted Humor, ma ormai meno degli irlandesi Galileo e di suo papà Sadler’s Wells, che grazie anche al super-euro sono diventati gli stalloni più cari del mondo. Entrambi funzionano da privati al Coolmore Stud ad un tasso vicino ai 250.000 euro, l’equivalente di 393.000 dollari.