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Totoguida Scommesse: Betfair lancia il sito italiano (11.04.08)  
Autore: andrea
Pubblicato: 11/4/2008
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Betfair lancia il sito italiano

L’Ad Bancora: «Modifica della tassazione prima del varo dello scambio scommesse»

di Nicola Tani

Lungamente atteso, anche se non si tratta di una piattaforma di scambio scommesse come molti appassionati potevano immaginare, sarà finalmente operativo (a partire da lunedì prossimo) il sito di Betfair, realizzato per il mercato italiano in forza della concessione numero 4201 per l’esercizio dei giochi pubblici assegnata da Aams e quindi (per ora) limitato all’offerta di scommesse sportive online.
Betfair.it è pensato per coniugare la consolidata tradizione britannica con il gusto del mercato italiano, con una particolare attenzione alla qualità, alla semplicità d’uso e alla sicurezza. Gli sviluppatori di Betfair hanno posto particolare attenzione alle caratteristiche che con maggiore intensità sono emerse durante i test conoscitivi: centralità dei mercati calcistici, possibilità di raggiungere velocemente - e da tutti i punti del Sito - gli eventi sportivi preferiti e, soprattutto, un sistema intuitivo per la costruzione delle scommesse multiple, vera e propria passione dei giocatori nostrani. Nessun service provider ha fornito la piattaforma che è “made in Betfair”:
per la realizzazione sono stati coinvolti i dipartimenti del quartier generale di Londra e del nuovo centm Betfair per l’innovazione presso Cluj. Napoca (Romania).
Si tratta di una decisione che è derivata dall’elevato valore strategico attribuito al progetto: il sito italiano infatti fornisà un modello per il lancio - sulla base delle specifiche richieste dei singoli mercati nazionali - di una serie di piattaforme on-line internazionali che, affiancando il classico betting exchange, integreranno la già ricca offerta per l’intrattenimento digitale di Betfair: Poker, Casinò, exchange games (skill-games basati sul concetto di betting exchange), scommesse finanziarie e spread betting. A margine della conferenza stampa di presentazione del nuovo sito, Massimiliano Bancora, Amministratore delegato di Betfair Italia, ha risposto a qualche domanda di TS.
Betfair diventa bookmaker perché questa scelta?
«Betfair è un bookmaker: il betting exchange è una tipologia di bookmaker che, grazie all’uso della tecnologia, ci consente di eliminare il rischio aziendale e trasferire il valore sull’utente finale in termini di quote più convenienti e di una possibilità di un maggiore controllo sulle proprie scommesse. In Italia offriremo inizialmente un prodotto più tradizionale, ma crediamo che la nostra esperienza come numero uno nel gaming online a livello mondiale ci darà la possibilità di offrire valore aggiunto anche su
www.betfair.it in termini di esperienza di gioco e di usabiità. Abbiamo investito molto in questo progetto - il sito è stato sviluppato interamente da noi - in quanto la piatta forma potrebbe essere declinata su altri mercati internazionali e affiancare il betting exchange per un diverso target di utenti>.
Nel decreto Bersani è pievisto il peer-to-peer che genere di provvedimenti e quanto tempo manca
secondo le stime di Betfair per il varo dello scambio scommesse in Italia?
«L’introduzione della borsa delle scommesse in Italia deve passare necessariamente attraverso una riforma della fiscalità - da una tassazione sulla raccolta alla tassazione sul margine lordo - e su questo punto credo ci sia un consenso pressoché unanime tra gli operatori del settore che riuscirebbero a offrire quote certamente più vantaggiose all’utente finale. Non da ultimo, la borsa delle scommesse porrebbe portare anche più ampi benefici al settore se la nonnativa si muovesse favorevolmente verso llzedging (copertura del rischio tra gli operatori). Per l’ingresso dell’exchange in Italia, auspichiamo che i tempi siano brevi: in una serie di test conoscitivi che abbiamo realizzato in Italia abbiamo notato che l’utente italiano è molto evoluto e riteniamo che ci sia una percentuale di scommettitori interessata al prodotto. Minore rispetto all’Inghilterra ma da non sottovalutare: è un tipo di utenza certamente molto diversa da quella dei bookmaker tradizionali».
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Quali sono gli obiettivi di raccolta per il 2008 e quali strategie avete in mente per ottenere i risultati che sperate?
«I nostri obiettivi a questo punto non sono primariamente numerici: desideriamo farci conoscere come brand - sulla base di questo nuovo prodotto su cui puntiamo molto - e di altri che eventualmente verranno e, contemporaneamente, comprenderne appieno le opportunità offerte dal mercato italiano».





 
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