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Totoguida Scommesse: «Consiglio di Stato, sentenza superata» (11.04.08)  
Autore: andrea
Pubblicato: 11/4/2008
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Daniela Agnello, legale Stanley: " Imminenti nuove decisioni"

«Consiglio di Stato, sentenza superata»

La questione dei CTD Stanley oggetto della sentenza del Consiglio di Stato si riferisce a vicende risalenti al 1999, epoca in cui la difesa Stanley era impostata su fatti e circostanze ben diverse da quelle evidenziate dopo la nota sentenza delle Sezioni Unite Penali del 2004. La sentenza del Consiglio di Stato risulta ferma ai fatti giudiziari e giurisdizionali del 1999-2004 in quanto continua a richiamare la sentenza delle Sezioni Unite Penali di quell’anno, senza soffermarsi sugli sviluppi successivi, quali la sentenza Placanica, la nuova giurisprudenza - costante e ripetuta - della stessa Cassazione penale e dei giudici di merito, il decreto Bersani, i nuovi bandi». Daniela Agnello, legale di Stanley, commenta così la decisione del Consiglio di Stato, che aveva ‘bocciato” l’attività dei centri trasmissione dati privi di concessione e autorizzazione.
La Questura di Cagliari nel 1999 aveva ordinato a due centri Stanley l’immediata cessazione dell’attività di raccolta di scommesse. Il provvedimento era stato impugnato innanzi al Tar che accolse i ricorsi nel 2001 con due sentenze poi appellate dall’Avvocatura dello Stato. Nel frattempo, i centri hanno cessato l’attività: «Pertanto - prosegue l’avvocato Agnello - all’udienza del 13 novembre sono state depositate istanze volte a far dichiarare la sopravvenuta cessazione della materia del contendere e, pertanto, non è stata effettuata alcuna difesa di merito. Sorprendentemente, il Consiglio di Stato ha invece ritenuto di decidere ugualmente le cause nel merito richiamandosi peraltro alle precedenti decisioni in materia (risalenti al 2006) e alle relative argomentazioni».
La problematica del pericolo dell’ordine pubblico, evidenziata dalla sentenza dei giudici amministrativi, è stata - conclude il legale di Stanley - «ampiamente superata dalle sentenze dei supremi Giudici comunitari e nazionali. Attendiamo, pertanto, le pronunzie del Consiglio di Stato sulle richieste di autorizzazione e licenza formulate dopo le Sezioni Unite, dopo la sentenza Placanica e dopo il nuovo orientamento costante della Corte di Cassazione con l’assoluta uniformità dei Giudici di
Merito». (nt.)

 
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