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Totoguida Scommesse: La Commissione Ue insiste sulle 329 ippiche "storiche" (8.4.08)  
Autore: roberto
Pubblicato: 10/4/2008
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L’italia messa in mora: «Gara subito»

La Commissione Ue insiste
sulle 329 ippiche “storiche”

Continua la pressione della Commissione Ue sullitalia in merito alla vicenda delle 329 agenzie ippiche “storiche”. Da Bruxelles è partita una lettera di messa in mora, in cui si chiede all’Italia di conformarsi senza ritardi alla sentenza del 13 settembre 2007 della Corte cli giustizia europea. Come i lettori di TS ricorderanno, la Corte aveva imposto di attribuire le concessioni per l’esercizio delle scommesse sull’ippica ricorrendo a regolari procedure di assegnazione, cosa che per 329 agenzie ippiche l’Italia non ha fatto. Bruxelles considera che “le misure adottate fino ad ora dalle aitorità italiane non sono sufficienti per essere conformi alla sentenza della corte”. Pur accogliendo la nuova legislazione in materia la Commissione ha rilevato che le concessioni assegnate senza gara sono ancora valide. Viene fatto rilevare poi che le autorità italiane avevano annunciato una riassegnazione tramite bando di gara, mentre ancora non è stato adottato nessun provvedimento. La lettera dimessa in mora costituisce il primo passo di una nuova procedura d’infrazione Ue. Le autorità italiane hanno 2 mesi di tempo per conformarsi ai rilievi di Bruxelles, prima che il nostro paese venga deferito di nuovo alla Corte, stavolta - visto che una sentenza già c’è - per stabilire l’ammontare di una (salatissima) sanzione giornaliera. Non è stata sufficiente la promessa del Governo italiano di indire una gara entro il 2008 per riassegnare le 329 concessioni ippiche “storiche”, espressa a gennaio con una lettera del ministero dell’Economia a Bruxelles al termine di un confronto con i servizi tecnici della Commissione Europea. Le nuove concessioni saranno assegnate attraverso un bando europeo: le operazioni di gara saranno organizzate in modo da far coincidere la cessazione delle precedenti concessioni con l’attivazione delle nuove, che dovranno utilizzare gli stessi spazi di vendita Secondo il Governo, tale procedura è necessaria per garantire l’ordine pubblico e la distribuzione territoriale dei punti vendita incaricati della vendita cli scommesse sull’ippica. Le 329 concessioni, che facevano riferimento al momento del rinnovo (nel 2000) al circuito Snai (298 agenzie) e a Sisal (31), rappresentano la spina dorsale del sistema di raccolta, con incassi nel 2007 pari a 1.214 milioni di euro, vale a dire il 59,2% dei 2050 milioni spesi dagli italiani nelle sale corse. (nt.)

 
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