Scommettitori in sciopero contro la tv delle corse
Abbiamo ricevuto una lettera nella quale ottanta giocatori ippici toscani manifestano tutto il loro disappunto per la televisione delle corse. Nella lettera il gruppo di appassionati scommettitori di agenzie ippiche di Livorno dice "Siamo qui per esternare il nostro disappunto nei confronti di Unire Tv. Dire che è malgestita è fare un complimento: partono le corse e ci fanno vedere le sgambature; mandano in onda interviste registrate degli addetti ai lavori nelle quali vengono pronosticati cavalli che sono già stati ritirati: le corse che partono in ritardo vengono proposte quando sappiamo già arrivo e quote.. Pensate poi a coloro che per motivi diversi decidono di seguire le corse da casa (sul canale 220 di Sky): le vedonb circa mezz’ora dopo e se c’è foto o intervento dei Commissari non sono in grado di sapere l'ordine d’arrivo. Ci preme ricordare a chi gestisce il canale Tv che siamo noi appassionati, con i nostri soldi, a mandare avanti tutto questo. E in segno di protesta per quanto sopra esposto stiamo organizzando uno sciopero degli scommettitori delle agenzie ippiche di Livorno, che si estenderà poi a tutta la Toscana". Una “minaccia”, forse la prima in questo senso, in una protesta che mette in evidenza quello che il pubblico pensa di Unire Tv, di quei canali che dovrebbero far promozione al nostro settore e che invece provocano solo rabbia in chi li segue. Canali gestiti secondo la logica perversa della per condido e della tutela degli interessi degli ippodromi secondo quel Regolamento creato e difeso a spada tratta dalrex Comitato di Redazione. Come in molti altri casi, purtroppo, anche per la televisione ha prevalso l’interesse particolare a scapito del pubblico. E questo è il risultato. Come potete capire condividiamo in pieno le critiche degli ottanta scomrnettitori e ci associamo a loro nel chiedere che qualcosa cambi in fretta, per avere canali televisivi che possano essere graditi dalla gente. In fondo questo non è che rennesimo paradosso del settore: mentre nel mondo reale -tutti i media guardano (purtroppo solo) all'audience e ai panel, nell’ippica nessuno o quasi sembra curarsi del pubblico.
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