Febbraio record: 351 mln di euro!
di Nicola Tani Attivato il 71% dei punti vendita “Bersani”. In calo i piccoli operatori, fermi al 3,1% Snai ancora in testa, con oltre un terzo delle scommesse globali transitate nel proprio network di agenzie, ma Lottomatica cresce ancora, fino a toccare quota 13,5 per cento, con incassi per 47,6 milioni di euro e una percentuale di punti vendita attivati del cento per cento. La classifica dei provider relativa a febbraio mette in evidenza soprattutto la positiva performance della società (la cui quota di mercato sale di 1,3 punti) che, in passato, era nota soprattutto per la gestione del Lotto. Ora, il marchio Better - che gode dell’indubbio vantaggio di una rete già consolidata - si sta affermando anche tra gli scommettitori e punta senza alcun dubbio ai 500 milioni annui di incasso annunciati qualche mese fa dall’Amministratore delegato, Marco Sala. A parte i marchi e le classifiche, in ogni caso, è il settore scommesse a godere - nel complesso - di buona salute. I 351 milioni incassati nel mese scorso rappresentano di gran lunga il record del comparto, che avrà un ulteriore effetto positivo sui conti degli operatori: è infatti alle viste il nuovo, ulteriore taglio delle aliquote delle scommesse sportive. Secondo una comunicazione di Aams ai concessionari, la raccolta nel periodo compreso tra il primo marzo 2007 e il 29 febbraio 2008 è stata pari a 2836 milioni di curo: restano così - per ora - bloccate l’aliquota sulle scommesse sportive composta fino a sette eventi (in sostanza, le singole), che resta al 3%, e quella sulle giocate multiple, fissata al 6%. Uno sguardo alle tabelle previste dal decreto Bersani, però, suggerisce che non ci sarà molto da attendere per un’ulteriore riduzione. Con il superamento dello scaglione dei 3 miliardi di raccolta, previsto nel corso della primavera, la tassazione scenderà rispettivamente al 2,5 e al 5,5 per cento. Il mercato dunque “tira” e anche la rete Bersani, pian piano, prende corpo: secondo dati dei Monopoli di Stato, sarebbero infatti 3940 circa i punti vendita - tra agenzie e corner - attualmente operativi, il 71% dei 5621 assegnati con il Bando Bersani, a cui vanno ovviamente aggiunte le circa 750 agenzie “storiche”. Anche scorporando il dato della nuova rete, separandolo dalla vecchia, il risultato è di quelli incoraggianti: sono infatti 129,7 i milioni di euro raccolti da agenzie e corner di recente attivazione, che lasciano ipotizzare una raccolta di 1,5 miliardi a fine 2008. Niente di eccezionale, intendiamoci, e soprattutto i conti ancora non tornano (per ora) ma i margini di crescita sono davvero notevoli, considerando che mancano all’appello circa 1600 punti in tutta Italia e che la fidelizzazione del cliente è ancora relativa. Per i concessionari “storici”, che temevano una contrazione degli affari, gli incassi sono comunque rimasti in crescita, passando dai 188 milioni di euro dello scorso anno ai 221 del febbraio 2008. Tutti contenti dunque? Ancora no, visto che c’è molto da lavorare per implementare la rete e che tanti prodotti, anche online (basti pensare agli attesissimi quanto inarrivabili skill games, per i quali qualcosa sembra comunque muoversi in queste ore...). Intanto, la classifica dei provider vede confermarsi in testa Snai - con una quota del 36,4% - davanti a Lottomatica-Better (13,5%), Match Point (11,0%) e Microgame (10,9%). Eccellente la prestazione di Totosì che, pur riducendo di qualche decimale la propria quota di mercato, passata da 5,2% al 4,7%, porta a casa oltre due milioni di euro in più di incasso in un solo mese. Al sesto posto della classifica, Cogetech, anch’esso in forte rimonta (4,2 contro il 2,4 dell’intero 2007), davanti a Eurobet, un nuovo player che Sta prendendo sempre più spazio sul territorio e che ha già ottenuto il 3,8% del mercato dei provider. Tra gli operatori “storici”, tira un p0’ il fiato invece Toto2000, in grado di incassare 10,5 milioni a febbraio ma alle prese con una sostanziosa contrazione della quota di mercato, passata dal 6,5% di febbraio 2007 al 3% del mese scorso. Infine, non si può non sottolineare la crescente concentrazione del mercato: tolti i primi 11 operatori - che vedete nella tabella pubblicata in questa pagina - tutti gli altri raggiungono un incasso di poco superiore ai 10 milioni, con una quota di mercato (in continuo calo) di appena il 3,1%.
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