Sentenza rinviata dal Tar l'Aams ripensi al decreto Gioco online: stallo politico che non giova al settore
• di Mauro Giimaldi Se provate a sostituire, nella parola “telematico”, la lettera con la lettera “g” la stessa si modifica in un termine molto più affascinante e pieno cli phatos: “telemagico". In effetti qualcosa di vero ci deve essere visto che, caso unico nel contesto europeo, la raccolta delle scommesse attraverso lo strumento telematico - senza alcuna intermediazione - è lievitata fino al 30% del mercato. Se questo non è un incantesimo ho difficoltà a dargli una interpretazione diversa. Probabilmente il prossimo caso sarà discusso nella scuola di magia di Hogwarts, che gli appassionati di Hany Potter ricorderanno. Un grande castello dove niente è impossibile. Un po’ come l’Italia, terra di poeti ed alchimie. Finito il minuto delle scemenze parliamo di cose serie. Il rinvio al 7 maggio prossimo della discussione di merito da parte del TAR del Lazio sulla sospensiva in atto del decreto Direttoriale del 25 giugno 2007, ha in se una serie di elementi innovativi rispetto a situazioni simili che si sono avvicendate in questi ultimi anni. La principale è che il confronto sta prendendo corpo, superando i monologhi che fino ad oggi hanno evidenziato questo tipo di contraddittorio, costringendo spesso i giudici, privi di alternative, a decidere in un solo senso. Lasciamo stare i soliti proclami populisti che inneggiano (mi sembra sempre con meno convinzione) alle solite ragioni. Lo scenario che si sta aprendo sul fronte giudiziario è molto più complesso, e la costituzione in giudizio “ad opponendum” di cinque grandi operatori, che si è concretizzata lo scorso 5 marzo, non è che la prima mossa di una complessa partita a scacchi. E come con gli scacchi, il mangiare una pedina non significa vincere la partita. Anzi, spesso quella pedina fatta mangiare nasconde una strategia precisa. Ha ragione l’Avv. Petrivelli nel sottolineare il fatto che il rinvio appare un passaggio obbligato, da parte del Presidente del TAR, sia per approfondire tutti i (nuovi) temi introdotti dagli intervenienti e, perché no, per consentirne all’Amministrazione di “ripensare” alle proprie posizioni sul decreto oggetto del contenzioso. Mi chiedo, però, se il TAR avesse avuto lo stesso atteggiamento in assenza delle memorie presentate. Probabilmente, oggi, staremo qui a discutere di altre cose. E magari a leccarci qualche ferita. In realtà, attorno alla regolamentazione del gioco telematico - inevitabilmente imperniata sulle scommesse sportive per il contrasto che si è venuto a creare con la raccolta fisica - si stanno aprendo nuovi scenari, tutti comunque con un minimo comune denominatore: quel decreto si deve rifare, almeno in alcune sue parti, quelle che tentano di regolare rapporti fuori dalla sfera di intervento della Pubblica Amministrazione. Bruxelles ci sta ragionando, lo facciano - preventivamente - anche all’interno dell’AAMS, trattandosi, per altro, di un decreto direttoriale, quindi un atto più elastico e, quindi, modificabile in modo relativamente semplice. Anche perché, alla luce delle precedenti sentenze - sia nazionali che europee - un’idea di base è maturata. Basta capire che, come ho detto più volte, qui non si tratta di regolare il gioco telematico ma l’uso improprio che ne viene fatto qui da noi. E’ proprio il persistere di questa situazione - ma va specificato che la trasparenza o meno della raccolta è un falso alibi - che offre la sponda per delle vere e proprie reti di raccolta borderline. Ed è questo l’aspetto destabilizzante della situazione su cui è nato un mercato parallelo che oggi è all’attenzione della Commissione Europea. Una situazione fa da sponda all’altra e non è possibile risolvere il problema, nella sua complessità, senza averle risolte entrambe: quella dei centri di commercializzazione e quella dei C’UD. I margini di intervento, come in tutte le cose, ci sono. Iaspetto più delicato e per certi versi paradossale, però, resta l’attuale debolezza dell’AAMS, una sponda importante per tutti gli operatori. La situazione di stallo che si sta vivendo all’interno dell’Amministrazione è risolvibile solo in chiave politica. Quindi dopo le elezioni di aprile. E’ guarda caso, il primo appuntamento della serie è il 7 maggio.
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