PROBLEMI IN FRANCIA

Flop tecnico
internazionale

La “prima” della Tris internazionale si è risolta con un clamoroso flop. Un fallimento tanto evidente da risultare certamente attribuibile a cause tecniche. Sul Regione Toscana dalla Francia è Stato scomrnesso un pugno di euro, troppo poco per essere solo causa di un disinteresse degli scon,mettitori, allontanati da aliquote di prelievo superiori, un fatto che è limitativo, ma che non può spiegare il crollo. In realtà la rete francese in pratica non ha funzionato. Le simulazioni effettuate fino a venerdì con esito positivo si sono tramutate in una lunga serie di problemi nel momento in cui è stata connessa la rete periferica che non riusciva a dialogare con il sistema centrale utitiando il nuovo sistema di trasmissione “continuo” e non quello “a pacchetti” in uso in Francia. Così, di rinvio in rinvio, alla fine il gioco, e solo per quanto riguarda una parte dei punti vendita del Pmu, è stato aperto alle 15.40 e la raccolta è proseguita con mille difficoltà. Oltre ai problemi tecnici francesi, anche da parte italiana ci sono state limitazioni, più precisamente a causa delle difficoltà di alcuni provider che evidentemente non erano pronti per raccogliere il gioco secondo il nuovo protocollo. E molte agenzie non hanno accettato scommesse per buona parte della giornata in quanto impreparate alle novità, soprattutto quella della variazione dell’unità di gioco. Per questo motivo anche per l’italia i dati delle scommesse vanno “pesati”.
Si è trattato insomma di una falsa partenza, ma da parte francese non vi sono state recriminazioni, dato che l’esperimento è stato considerato significativo in quanto per la prima volta i totalizzatori di Italia e Francia hanno funzionato (male!) con una massa comune.
Il funzionamento dell’iniziativa, come noto, prevede che le somme giocate in Francia e quelle raccolte in Italia vengano totalizzate insieme, con un’aliquota di prelievo per il vincente del 25%. La quota di prelievo, uguale per i due Paesi, viene poi divisa in percentuali varie (rete di raccolta, imposte, enti ippici) diverse fra Italia e Francia, con quest’ultima che “gira” un ulteriore 7% come remunerazione dei diritti televisivi delle corse. Il sistema così strutturato prevede quindi un vantaggio per i giocatori italiani, che guadagnano qualche punto percentuale, e una penalizzazione per quelli francesi, che si trovano di fronte a una remunerazione inferiore a quella abituale. Una situazione che porterà a un interesse inferiore, soprattutto sulla scommessa “semplice”, dato che sembra difficile che i francesi individuino subito la crescita del prelievo sul Tiercé/Tris. In quest’ultimo caso, piuttosto, influirà certamente il Regolamento diverso, dato che in Francia sono abituati a formule diverse (ordine e disordine). Lasciamo quindi da parte per qualche giorno il primo flop e aspettiamo le prossime tappe, con il Costa Azzurra come prossimo appuntamento. Sempre che a Torino, come potete leggere in questa stessa pagina, si corra...