Caruso, la foto e il sorriso Gent.le Direttore, spero mi permetta di dissentire sulla foto pubbicata dal suo gornale in data 25 c.m. nella quale mi si ritrae in un gesto che potrebbe dare adito a più di una interpretazione. Per sgomberare il campo da cattive interpretazioni, e per rispetto dei battuti, tengo a precisare che tale gesto era solo per dire che la cavalla Belle Isnarde possiede i cosidetti attribuiti, e null’altro. Vittorio Caruso Permesso di dissenso accordato, per l'affetto che portiamo al dlssenziente. Ma: in questa ippica, c’à ancora spazio per il sorriso?
Pinuccio Molteni difende i g.r. Caro Direttore, leggo l’articolo in prima pagina del suo giornale del 21 u.s. dal titolo Gentlemen in estinzione”. La corsa gr. del giovedi precedente a Pisa, certamente non riuscita (3 partenti a volte capita per imponderabili motivi) non mi pare sufficiente ad indurla a un commento di questo tipo. Le corse gr, anche se non proprio come in passato, dovrebbero essere frequentare e riservate ai cosiddetti gentlemen, i dilettanti, quelli veri, che si dedicano allo “sport” ippico, cosi come io stesso l’ho praticato per lungo tempo. Ho assunto da qualche mese l'incarico di Presidente dell’Agri, e le assicuro che sto dedicandomi attivamente a che tali rimangano le caratteristiche di queste corse riservate ai gr. Vorrei inoltre precisare che quando gli Enti tecnici (ora soppressi) erano ancora operanti, l’Agri aveva la possibilità sia pure in forma consuntiva, di coordinare i programmi e le proposizioni delle corse riservate ai gr. Nonostante richieste ripetutamente inoltrate all'Unire, ciò non è pù possibile. Chiaro che se si potesse ritornare a una migliore e coordinata programmazione, un episodio come quello verificatosi a Pisa sarebbe evitabile. Comunque, mentre spero che la brutta corsa non riuscita si confermi l’eccezione alla regola delle corse a noi riservate, di solito di buona qualita, limpide e combattute fino allo spasimo, auspico e mi auguro che la categoria dei Gentlemen Riders continui ad essere la fucina esemplare di futuri importanti appassionati, proprietari di cavalli da corsa, titolari di eccellenti, famosi allevamenti di purosangue, professionisti affermati in Italia e all’estero nell’arte di allenare cavalli, esperti funzionari e dirigenti in tutti i settori del sistema ippico, nonché giornalisti ed efficienti commissari addetti al controllo della regolarità delle corse. Un importante personaggio che mi ha preceduto come Presidente dell’Agri affermava; l Gentlemen Riders, quelli veri con la loro eccezionale, disinteressata passione per il cavallo, sono e saranno sempre L’ANIMA INSOSTITUIBILE DEL L’IPPICA. Pinuccio Molteni Presidente Agri
L’appassionata repllca dl Pinuccio Molteni va, in realtà, rispetto al nostro commento, nella stessa dlrezione. Il Presidente dell'Agri, da dilettante-militante per una vita sulle piste di galoppo, è preoccupato quanto e più di noi. Proprio perche i cavalieri dilettanti sono -quando davvero tali - un tesoro prezioso ed insostituibile per lo sport ippica, è lecito allarmarsi di fronte ad eventi come quello andata in scena a Pisa. È lecito, anzi doveroso, lanciare l'allarme quando una corsa quale il Premio Mario Aigentan, lo storico steeple-cross romano, si disputa nella quasi totale assenza dl cavalieri dilettanti; quando un Trofeo Agri-Cleinente Papi (tanto nome) si configura, in pratica, come una corsa per professionisti, pena la non riuscita ; quando il termine "dilettantistico" risulta spesso nella pratica frainteso. Basta dare una definizione: Gentleman Rider (o amazzone) è colui (colei) che monta in corsa da non-professionista avendo un cespite di vita estraneo all'ippica. È già detto tutto... Proprio la lettera di Molteni, restituendo la perfetta immagine di ciò che DOVREBBERO ESSERE le corse gr., deve aprire un dibattito sulle problematiche di una categoria che è il sale del nostro sport, sul numero e sulla programmazione delle corse per g.r., sulla necessità del recupero all'ippica di certi ambienti e persone erroneamente abbandonate negli anni. Dietro il problema-dilettantistico, c’è il problema-ippica. |