L’INCONTRO DI IERI A ROMA CON IL PRESIDENTE SOTTILE Unire-Categorie posizioni lontane proseque il blocco delle matinée
Astensione dei partenti delle corse differenziate a tempo indeterminato recita il comunicato emesso da Upt, Fipt, Unagt, Anagt e Apigt al termine dell’incontro di ieri con i vertici Unlre, al quale erano presenti il presidente dell'Ente Sottile, il vice-presidente Filiberto Cecchi, il segretario generale Guido Melzi d'Eril e i rappresentanti delle Categorie. Nel comunicato vengono ribaditi i tre punti annunciati all’atto della dichiarazione dello sciopero, temi sui quali non sono effettuati interventi. «Siamo sempre più sfiduciati» racconta il presidente dell'Upt Francesco Gragnianiello. Il Presidente Sottile é stato gentile a riceverci ma ci siamo trovati di fronte a un vero proprio muro. E per noi proprietari si tratta ancora una volta di una penalizzazione inaccettabile. Purtroppo si è preferito accontentare gli allevatori che si erano sollevati quando era stato annunciato il provvedimento del taglio delle spettanze sulle matinée. Così il sacrificio è stato trasferito su di noi. E devo dire che gli allevatori sono stati ciechi e sordi, perchè avrebbero dovuto capire che c’era la necessità dì dare qualcosa a quei proprietari che non sono altro i loro clienti. Quando arriverà il momento delle Aste se non ci saremo noi a chi venderanno i loro prodotti?» dice Gragnaniello che è in prima fila nella battaglia e che la vuole portare avanti per difendere la sua Categoria. «Il Prefetto Sottile ci ha detto che non può garantire il montepremi. Ci ha proposto una mediazione per le matinee che avrebbe portato la diminuzione a 350 euro per corsa. Insomma, pur dicendo l’Unire è la casa di tutti gli ippici e che troveremo sempre udienza, ci hanno fatto capire abbastanza chiaramente che loro sono il Consiglio dell’Ente e che spetta a loro decidere. Intanto viviamo nell'incertezza del montepremi e incassiamo una decurtazlone. Anche sul doping abbiamo chiesto di trovarci intorno a un tavolo, di confrontarci su quello che ci sarà da fare, di essere insomma considerati come una parte attiva. Staremo a vedere ma certo l’impressione di questo primo incontro è stata quella di trovarci di fronte a un gruppo che vuole portare avanti una strada precisa. A Cecchi e Melzi ho ricordato quanto era scaturito dal Convegno di Napoli, quel Progetto che solo tutti insieme possiamo davvero rendere reale. E per tutti insieme intendo Unire e Categorie. Lo ricordo all'Ente e a tutte le componenti, anche a quegli allevatori che sembrano volersi tenere tutto per loro senza partecipere ad alcun confronto aperto». Prosegue quindi a oltranza l’agitazione e la decisione con la quale i vertici dell’Unire hanno difeso le loro decisioni non sembra lasciare spazio a modifiche a breve. Da quanto è stato possibile capire all'Ente non hanno certo gradito l’utllizzo dello sciopero "prima” dell’incontro, né la mancata disponibilità a sospendere l’agitazione per aprire un dialogo senza un blocco in atto. Atti considerati formalmente scorretti, soprattutto perché messi in atto il giorno dopo quello che è stato il primo vero provvedimento adottato dal Consiglio dell'Unire un provvedimento certamente inpopolare e penalizzante per una parte degli operatori che ha però seguito quella linea di premiare la qualità da tutti invocata. La situazione appare ora tutta da leggere, anche considerando i vari distinguo che hanno contraddistinto questi giorni e un certo fermento che traspare all’interno di alcune Categorie. |