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Le Voci del Trotto: All'Unire fumata nera come il futuro dell'ippica (21.3.08)  
Autore: roberto
Pubblicato: 22/3/2008
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ALL’UNIRE FUMATA NERA COME IL FUTURO DELL’IPPICA

L’attesa riunione convocata dall’UNIRE per risolvere i tre più urgenti problemi, ha prodotto una fumata nera totale. Brevemente riassumiamo dopo avervi dato l’elenco dei partecipanti alla riunione:

Presidente UNIRE  - Prefetto dott. Sottile

Vice Presidente e Presidente del C.d.A. dell’UNIRE – Generale Cecchi

Segretario Genere UNIRE – Conte Melzi d’Eril

Capo Ufficio Tecnico UNIRE ing. Pittaluga

Responsabile Ufficio Tecnico Trotto – Gianni Mariani

Collaboratore esterno Ufficio Tecnico UNIRE –Marini

Per le categorie:

Gabriele Baldi

Enrico Dall’Olio

Francesco Gragnaniello

Maurizio Mattii

Antonio Storti

Gianni Castelluccio

All’ordine del giorno della riunione:

invarianza del montepremi 2008 rispetto al 2007;

ripristino del montepremi delle matinée ad euro 3410;

riforma del doping con la partecipazione (consultiva) delle categorie.

 

Sull’invarianza del montepremi per il 2008, il presidente dell’UNIRE dott. Sottile è stato onestissimo: nonostante le assicurazioni e gli impegni presi dal ministro De Castro e dall’attuale segretario Melzi, non ha potuto dare alcuna garanzia, promettendo solo di adoperarsi perché ciò avvenga. Naturalmente non si può non notare la figuraccia fatta da De Castro e Melzi per aver promesso a settembre, per favorire le vendite dei puledri alle aste di Settimo Milanese, quanto sapevano di non poter mantenere. La realtà (e la lealtà del presidente Sottile) ci hanno dato la misura del credito che si può dare alle promesse “politiche”.

Ripristino del montepremi delle matinée: è restata senza risposta la domanda del perché di tale taglio, che leva alle categorie di cavalli più bisognosi (nonostante rendano finanziariamente all’Ente) oltre che il necessario anche l’indispensabile. E Melzi non ha potuto o voluto rispondere a chi gli chiedeva quale problema avrebbe risolto con quel taglio, insomma a che servissero quei soldi. Comunque sull’argomento il Presidente dellUNIRE ha chiesto di sospendere lo sciopero dicendo di poter promettere soltanto di riesaminare il problema: una contropartita che non poteva evidentemente essere accettata. Respinta poi dal Prefetto la proposta di sospendere temporaneamente il provvedimento in attesa di rivederlo al lume di quanto emerso dalla riunione.

Riforma del doping: la richiesta di partecipare ad un tavolo per esporre le proprie idee sull’argomento è stata bloccata sul nascere: con inaspettata durezza il Presidente ha detto che all’UNIRE spetta il compito di prendere le decisioni, e che non deve prenderle “con la partecipazione delle categorie”. Ineccepibile sul piano formale e legale, ma se si parla di UNIRE come rappresentante delle categorie, non sarebbe meglio che si ascoltassero in maniera sia pure solo consultiva per evitare di trovarsi poi di fronte ad una reazione “antipatica”, com’è avvenuto per i tagli nei matinée?

Siparietto semicomico: il Presidente Sottile ha cercato sullo Statuto UNIRE la nota riguardante la formazione in seno all’Ente di una Consulta di rappresentanti delle categorie, che dovrebbe consentire “legalmente” la presenza delle stesse nelle decisioni. Ma gli è stato fatto notare come per la scarsa chiarezza (e, aggiungiamo noi, perché non conveniva a qualcuno) del relativo regolamento, non si mai potuta mai realizzare.

In conclusione nulla di buono, nessuna notizia positiva. Ultimo, estremo tentativo del Presidente UNIRE, per poter riprendere i matinée, la proposta di abbassare il taglio del montepremi di 200.000 €. Non poteva essere evidentemente accolto. I rappresentanti delle categorie non sono andati all’UNIRE per mendicare, ma affermare i loro diritti, in quanto sono loro a mantenere il castello dell’ippica. Il fallimento della quale farebbe chiudere i battenti all’UNIRE che non avrebbe più ragion d’essere.

La speranza? Avendo fiducia negli uomini, ed avendo ricavato ottima impressione dalle figure del Presidente Sottile e del Generale Cecchi, speriamo che presto si rendano edotti della nuova realtà nella quale si sono calati, e possano prendere le loro decisioni senza dover chiedere consiglio a chi è evidentemente condizionato da pregiudizi o da pressioni interessate. Amen.

 
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