NIENTE PARTENTI
Matinée
prosegue
il blocco

Prosegue il blocco delle matinée e anche ieri mattina non sono stati dichiarati i partenti. La dichiarazione “ufficiale” in merito al proseguimento dell’agitazione arriva attraverso un comunicato diffuso da Upt, Anagt, Unagt, Fipt e Apigt nel quale vengono esplicitate tre richieste all’Unire, ovvero l’invarianza del montepremi, il ripristino dei premi delle differenziate alla quota precedente e l’istituzione di un “tavolo” di concertazione sul problema del doping. In un ordine di priorità tutto da stabilire.
Sul problema centrale, quello del calo dei premi delle matinée deciso in corrispondenza dell’aumento delle dotazioni delle classiche, registriamo tre interventi, quello di Pier Luigi D’Angelo, che ipotizza, mantenendo il totale dei premi giornalieri delle differenziate al nuovo livello, di togliere una corsa per giornata, con il risultato di ripristinare la dotazione precedente per singola corsa e di avere addirittura un surplus da utilizzare per un “fondo” per l’enucleazione dei cavalli. Dal Comitato “biasuzziario” arriva invece una nota nella quale si dice che reperimento delle risorse economiche necessarie avvenuto attraverso la riduzione della dotazione delle corse matinée rappresenti un ulteriore sacrificio richiesto alle categorie. Una decisione non facile e quindi coraggiosa che va però nell’irrinunciabile direzione dell’incremento della qualità e che non può che trovare d’accordo chi ha a cuore la ripresa e lo sviluppo del comparto ippico”, sostenendo che il provvedimento rappresenta il primo, importante, passo verso la riforma del settore”. Alberto Caravita, vice presidente Anact, precisa che «Da parte degli allevatori non vi è stato alcun cambiamento di rotta. La nuova versione del provvedimento distribuisce su tutte le Categorie, e non solo sugli allevatori, l’onere derivante dalla necessità di rivalutare le classiche e quindi risulta un sacrificio accettabile, che possiamo subire tutti insieme. Certamente se fosse possibile evitare altri sacrifici ne saremmo tutti più contenti».