Verso il GP Europa, problemi di guilda per il forte 4 anni: Minnucci possibile scelta Iglesias, protetto di Frate Danilo E’ nato ad Assisi, il nome del cantante è stato scelto dal francescano che è grande amico del proprietario Carfagna
dl Fulvio Padulano. Più che il percorso spirituale, Sergio Carfagna e l’inseparabile francescano Danilo Reverberi dividono l’inesauribile passione per l’ippica. E questa è lievitata ancora più con l’avvento di Iglesias all’apice della generazione 2004 del nostro trotto. Il figlio di Ganymede e Forever Kemp ha fatto un altro numero domenica nel Città di Padova, liquidando gli oppositori con un 1.12.2 di indubbio valore su pista da mezzo miglio, «Meno male che non l'ho venduto», di getto il 53enne Carfagna, allevatore nonché proprietario del cavallo, di stanza ad Assisi dove ha un agriturismo (Iglesias stava per essere acquistato da un gruppo di amici locali), «E ora ci sono ancor più legato perché ha avuto problemi fisici risolti grazie anche alla sua testa d’oro. Lui è grintoso in corsa, quando va non conosce ostacoli. S’è visto anche a Padova, in cento metri è passato a condurre mentre si andava da 1.11». E’ il leader della generazione? «A mio avviso adesso sì. E’ molto forte anche Iulius del Ronco, ma gli toccherà dimostrarlo tra i buoni. Peccato per il Derby, mi si gelò il sangue quando seppi che non l’avrebbe fatto. A questo proposito mi preme ringraziare il dottor Kim, una specie di guru finlandese della veterinaria, che visita periodicamente le scuderie di Holger Ehlert. Capì subito che l’infiammazione al tendine era solo la conseguenza di un problema muscolare. Il nome? Ah, quelli sono opera di padre Danilo, il mio “grillo parlante (il frate sino a 25 anni fa era un bancario milanese appassionato dì corse), è lui che mette i nomi e io li approvo. Sapeva che ero appassionato di Julio Iglesias». Prossime destinazioni? «Probabilmente il Città di Torino e poi l’Europa a Milano». E se Bellei e Gubellini saranno impegnati? «Una mezza idea ce l’ho. Penso a Giampaolo Minnucci, ma dico che l’ultima parola spetterà a Ehlert»,
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