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Lo Sportsman: La vicenda dei Nas: altre tre testimonianze (18.3.08)  
Autore: roberto
Pubblicato: 18/3/2008
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CONTINUA L’ODISSEA DEGLI IPPICI
La vicenda dei Nas:
altre tre testimonianze

ENRICO DALL'OLIO: «I Nas si sono presentati venerdì mattina 14 marzo intorno alle sei nella mia casa di Lugo, dove hanno effettuato una lunga perquisizione. Poi si sono trasferiti nella mia scuderia e hanno proseguito nel loro lavoro anche sul van dove avevo caricato i cavalli per la trasferta a Padova. Sono stati tutti molto gentili ma queste irruzioni sono completamente scriteriate. Non ci permettono una minima tutela e l’Unire dovrebbe impedire un tipo di perquisizioni così selvagge. Il problema reale è che andrebbe riformato tutto il sistema doping, a cominciare dalle metodiche del rilevamento, perchè altrimenti, con la responsabilità oggettiva, rischiamo d subire danni e danneggiamenti incalcolabili e spesso ingiusti. La mia proposta è quella di organizzare al più presto un tavolo di discussione per cambiare il sistema doping italiano e stabilire regole e normative precise».
HEIKKI AHOKAS: «Premetto che con la lingua italiana non sono a mio agio e potessi esprimermi in finlandese mi farei capire meglio. Comunque, i Nas hanno fatto irruzione a casa mia lo scorso venerdi mattina alle 6.30 e hanno ispezionato in lungo e in largo. Poi hanno voluto perquisire la mia automobile infine si sono trasferiti nel mio centro di allenamento. Una perquisizione così non l’avevo mai subita in tanti anni di lavoro, E a quanto mi risulta non hanno trovato assolutamente nulla. Però mi sono sentito trattato come un gangster, anche se loro hanno cercato di essere gentili. Ma questo metodo è sbagliato. lo capisco che la cocaina sia purtroppo molto di moda e che si rischi spesso l’inquinamento ambientale ma posso assicurare che io la cocaina non l’ho mai usata, nè per me nè per i miei cavalli. Per evitare questo tipo di inquinamento bisognerebbe fare come in America, dove le soglie di rilevamento sono state modificate».
VITTORIO BALLARDINI: «La perquisizione io l’ho ricevuta mercoledi 5 marzo, sempre di primissimo mattino. Sono arrivati all’alba nella mia casa di Porto Potenza Picena, vicino a Montegiorgio, poi sono andati in scuderia, ancora a casa da mio figlio Ettore, che è veterinario e infine nella mia casa di Bologna. lo ho un procedimento a mio carico, ma risalente addirittura a prima dello scorso agosto. E siccome all’epoca Unire Lab non era ancora stato omologato (lo è stato solo dallo scorso agosto), significa che questo procedimento è illegittimo. Con questa metodologia si cerca solo di”sbattere il mostro in prima pagina”, senza offrirci la minima tutela. La mia idea è che tutto il sistema debba essere riformato, iniziando dalla classificazione dei prodotti e dai tempi di sospensione. Senza regole precise in questo ambito non si approderà a nulla di produttivo per combattere realmente il problema doping». GL

 
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