Banca Dati / Numeri
Banca dati prestazioni
 
Accedi
Nome utente:
Password:
Password dimenticata?
Non ancora registrato?
 
Lo Sportsman: Regolamento doping da rivedere (14.3.08)  
Autore: roberto
Pubblicato: 17/3/2008
Letto 645 volte
Dimensioni 5.12 KB
Versione stampabile Segnala ad un amico
 

BELLEIdee

L'OPINIONE DI ENRICO
Regolamento doping
da rivedere

Sono ormai passati oltre cinque anni dall’entrata in vigore del Regolamento antidoping emanato con decreto del 16 ottobre 2002 dall’allora ministro Alemanno su proposta del Commissario UNIRE Andriani. Il rodaggio si può considerare finito e si deve passare al tagliando di revisione. Sono davanti agli occhi di tutti i disastri professionali provocati da questo regolamento dove allenatori e guidatori hanno duramente pagato l’incapacità del sistema di distinguere i falsi positivi da quelli reali. È fuori discussione che i cavalli vadano curati, sia per il loro benessere ma anche in modo da fornire la loro linea in continuità a garanzia degli scommettitori, che sono poi i nostri azionisti finanziatori. Questo il regolamento lo consente riconoscendo la possibilità che la presenza di molecole di sostanze curative sia riconducibile alla coda di una terapia legittimamente fatta, ma non completamente smaltita, con sanzioni disciplinari di gran lunga più lievi rispetto ad un doping acclarato. Non avere, però, diffuso l’elenco dei tempi di sospensione delle singole molecole (punto 19 dell’allegato 3 all’articolo 16 del regolamento) e la non effettuazione dell’analisi quantitativa ìn tutti i casi di positività, non consente ai giudici di distinguere con certezza un’ipotesi dall’altra, con la fatale conseguenza dell’irrogazione costante delle sanzioni più pesanti.
Altro punto da rivedere è quello della ricerca della responsabilità diretta dell’evento doping, perché troppe volte sono stati puniti sia il diretto responsabile della somministrazione proibita, sia l’allenatore sia spesso non è neanche il detentore del cavallo. Questa è un’interpretazione distorta del 6° comma dell’articolo 11 che indica l’allenatore come comunque responsabile oggettivo dell’illecito però, è lapalissiano, solo nel caso che non esista un responsabile diretto, inoltre la sanzione non può essere la medesima fra responsabile diretto ed oggettivo. Argomento fondamentale è la defìnìzione dei criteri di valutazione a tutti i livelli, da quelli analitìci a quelli disciplinari, delle positività alla cocaina e alla morfina. L’Unire ha da almeno tre anni due corpose relazioni scientifiche di una Commissione appositamente costituita che definiscono i livelli quantitativi oltre i quali le due sostanze sono da considerare come volontariamente somministrate; da allora ad oggi l’Ente non ha intrapreso alcuna iniziativa concreta per il recepimento nel regolamento dei risultati degli studi da lui stesso commissionato e pagati. In un solo caso la Commissione d’Appello ha prosciolto un allenatore la cui positività al metabolita della cocaina era di 4 nanogrammi. Ad oggi sembra che questo caso debba rimanere isolato. Perché? Il Segretario Melzi d’Eril circa 15 giorni fa ha dichiarato che si stava studiando il caso, e ne speriamo che non ci vogliano altri 3 anni e che la soluzione sia impostata e condivisa con gli allenatori di trotto e galoppo. Ultimo argomento l’articolo 5 del Regolamento, che sancisce gli obblighi delle società di corse sui controlli dell’ingresso delle scuderie, sulle strutture per i recinti riservati e sui i prelievi e la conservazione dei campioni. Invitiamo tutti ad una passeggiata nelle scuderie anche dei cosiddetti ippodromi nazionali.
Da Ghiaccio a lsmos Parliamo un po’ di cose e di cavalli. Ieri mi sembra di essere andato benino a Tor di Valle con cinque vittorie in sette uscite. Mi è piaciuto molto, in particolare, In Love di Jesolo che va come il vento e ha ulteriori margini di progresso. Intanto questa sera mi faccio un giro a Cagnes-surMer, sperando che il tempo regga. Sono convinto che Ghiaccio del Nord possa fare una bella corsa, anche perché dovrebbe trovarsi bene sulle lunghe rette dell’ippodromo della Costa Azzurra. Me la gioco anche se davanti c’è un cavallo particolarmente buono, Maestro Bourbom, che sulla pista ha già messo nel sacco Express Road ed è guidato da Marteris, un guidatore veramente bravo, non per nulla è il campione del mondo! La corsa prima dì Ghiaccio sono impegnato con Talent Groenhof che sui 2000 metri affronta una categoria alla sua portata. Però la cavalla deve dimostrare di avere ritrovato la migliore forma dopo due prestazioni non all’altezza delle sue possibilità.
Domenica a Padova rientra lsmos Fp, che è una delle mie carte per la stagione dei 4 anni. Ha lavorato bene con Hollmann però non è ancora al cento per cento della condizione. Per di più in partenza mi troverò tra due fuochi, con di dentro Isle Of Tino e di fuori lglesias. Con il mio che è un buon scattatista farò la partenza, ma non sarà facile riuscire a scavalcare lsle. Però bisognerà per lo meno provarci... Comunque, avendolo guidato anche al rientro nel Premio Firenze, mi sembra che lglesias parli un’altra lingua. È un soggetto completo, che sa fare tutto ed ha un motore da formula uno. Le corse sono corse però un cavallo come lglesias qualche sicurezza ce la dà.

 
Torna alla categoria | Torna all'indice principale
 www.ctech.it : Computer's Technology Srl © 2013 info@ctech.it 
&