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Le Voci del Trotto: Usano Bellei per rompere l'accordo tra le categorie (14.3.08)  
Autore: roberto
Pubblicato: 14/3/2008
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USANO BELLEI PER ROMPERE L’ACCORDO TRA LE CATEGORIE

 

Non si è spento ancora l’eco del convegno di Napoli “Ippica, quale futuro?”, con la partecipazione dei vertici UNIRE e delle categorie, che gli intermediari, fiutato il pericolo di un programma concordato tra le varie componenti dell’ippica, sono partiti al contrattacco. La strategia è ormai nota: rompere il fronte di un eventuale accordo per poter continuare a godere dei privilegi usurpati con la complicità della passata gestione dell’Ente. Le parole del generale Cecchi (“l’UNIRE deve tornare ad essere l’interprete e difensore di chi produce lo spettacolo ippico, come recita il suo Statuto, cessando di esserne la controparte”) hanno fatto drizzare le orecchie a chi è stato abituato ad arraffare a scapito delle categorie e quindi del montepremi. Ma stavolta non sarebbe bastato il solito lavoro “politico”. Le categorie (UPT, Allevatori, Allenatori e Guidatori, rappresentanti del Galoppo), pur nelle inevitabili divisioni, hanno concordato a Napoli un armistizio nel superiore interesse dell’ippica, che è fonte comune di risorse. Ed allora le diaboliche menti degli insaziabili intermediari hanno tentato il colpo grosso, coinvolgendo il bravissimo Enrico Bellei in una manovra strategica, tentando, in un momento di aggregazione, di far nascere un ulteriore associazione che dovrà essere per forza in contrasto con le altre, altrimenti non avrebbe ragion d’essere. Insomma il tentativo, per ottenere consensi, di nascondere dietro la faccia pulita di Bellei, uno dei più grandi guidatori di sempre, i loro interessi personali. Ci perdoni l’Enrico nazionale: il suo impegno quotidiano pesantissimo, il suo girovagare trionfale per la penisola ed all’estero, non gli hanno logicamente permesso di interessarsi di politica ippica, pur avendo più volte espresso consenso per le battaglie dei suoi colleghi. Possiamo credere che davvero da oggi possa impegnarsi, trascurando il suo proficuo e brillante lavoro? Per dividere ancor più in un momento in cui l’unione è la sola speranza per l’ippica? E’ chiaro che si voglia profittare del suo nome per indebolire le altre associazioni: il guaio è che il nome di Bellei è fascinoso, e probabilmente molti guidatori lo subiranno, non sapendo che in tal modo andranno contro i propri interessi, a favore di chi, via via, si è mangiato il nostro montepremi. Se Bellei covava il desiderio di muoversi in favore dei colleghi, avrebbe dovuto partecipare al convegno di Napoli che rappresentava un momento di aggregazione: se non l’ha fatto, è chiaro che gli è mancato il tempo. Dove lo troverà ora per la nuova associazione? Noi ammiriamo Bellei, siamo addirittura suoi tifosi, per questo ci auguriamo che receda dal prestare la sua faccia pulita per un disegno anti – ippica ed anti - guidatori. Sarebbe interessante sapere chi c’è dietro la bandiera Bellei, anche se le voci circolanti parlano di un ippodromo, probabilmente della SISAL, e di una serie di personaggi anche politici che hanno interessi nell’ippica certo non dalla parte dei guidatori.

Ed ora vorremmo concludere invitando il generale Cecchi a prendere atto di questa eventuale nuova situazione. Egli ha la possibilità di pretendere che vi sia una sola rappresentanza per ogni categoria: per gli allevatori non c’è problema, per le altre scelga la più numerosa. Ad evitare di fare il gioco di chi vuole che continui l’attuale regime di confusione nella quale poter sguazzare.

 
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