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Il corriere dello Sport: I Botti sempre più a tutto campo (12.3.08)  
Autore: roberto
Pubblicato: 12/3/2008
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Dopo gli impianti di Velino e Cenaia e la scuderia a Newmarket, anche un allevamento (con pista) in Francia

I Botti sempre più a tutto campo
Parla Giuseppe: «Qui il futuro si fa difficile. Non si può restare fermi è indispensabile operare su diversi fronti»

di Antonio Lupo
MILANO - La voglia è di reperire nuovi spazi all’estero, di vivere intensamente realtà stimolanti. I fratelli Botti, Alduino e Giuseppe, guardano avanti. Il momento qui da noi non è felice, l’ippica riscuote scarso interesse e il futuro non appare nitido come dovrebbe. Per cui serve muoversi e ricercare soluzioni che assicurino sbocchi alternativi. Dopo il Velino, situato al confine tra Umbria e Lazio, e Cenaia (ex Deni) in Italia, ecco farsi strada l’utilizzo di un allevamento in Francia, l’Haras du Petit Bosq, a meno di tre ore da Parigi, a Le Molay-Littry.
«A segnarcelo è stato un amico - spiega Giuseppe Botti - un giorno che eravamo a Deauville. Così abbiamo pensato di gestirlo. Il luogo è incantevole. Tipico della Normandia. C’è un castello, una pista d’allenamento da 1072 metri, ci sonò viali alberati, un piccolo ruscello, l’atmosfera è risposante, ideale per garantire quiete e relax ai cavalli. L’Haras du Petit Bosq si trova nel cuore della foresta di Cerisy. Un posto da favola, creato nel 1929, che ci è subito piaciuto. Fermi non si può stare. Mi auguro che l’ippica da noi torni ad essere quello sport meraviglioso che trascinava un tempo le folle. Ma il domani non si prospetta roseo e un team come il nostro, che amministra un capitale di oltre 250 purosangue, deve affrontare in modo concreto il fiLturo. La posizione dell’Haras è ideale, nel senso che a un’ottantina di chilometri c’è il Darley francese, e dalla Normandia si può arrivare facilmente in Inghilterra con l’opportunità di inviare le fattrici di casa a stalloni d’oltre Manica. La superficie sfiora i 90 ettari, i paddocks sono una ventina».
In Italia il complesso della Cenaia sembra destinato a trasformarsi nella vostra base operativa.
«L’idea è quella di alle ggerire l’impegno su Milano. Cenaia, tra Pisa e Livorno, dà agio di raggiungere gli ippodromi del Nord e del Centro-Sud con rapidità. Ma un’attenzione particolare è rivolta anche all’allevamento del Velino, 55 ettari, dove stazionano ifoal. Altre 2ofattrici si trovano in Irlanda presso il Kilmaglish Stud del signor Garavelli, e nelle scuderie inglesi di Newmarket 50 effettivi sono agli ordini di mio nipote Marco, giovane trainer che segue le orme di papà Alduino con esiti davvero lusinghieri. Infine Antezzate, presso Brescia; anche lì ci prendiamo cura per conto del signor Emilio Balzarini di un lotto consistente di soggettL Operare su più fronti, questa è l’ippica del domani».

 
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