lnfinitif salvo, lo scandalo è completo
L’Unire fa propri i verdetti della commissione voluta da Melzi: iscrizione considerata regolare, il cavallo non è da radiare
Con deliberazione commissariale, l’Unire ha preso atto delle conclusioni della Commissione appositamente nominata per la verifica dell’iscrivibilità dei cavalli Infinitif e In Dix Huit al libro genealogico del cavallo trottatore italiano. Tale atto conferma, di fatto, la regolarità della partecipazione alle corse dei due cavalli». Poche righe per il delitto perfetto, frutto di una strategia disegnata parecchio tempo fa e insensibile all’evidenza dei fatti. Poche righe dell’Unire, per salvare Infinitif (più il compagno In Dix Huit, anch’esso allevato da Jean-Pierre Dubois) e il suo Derby nonostante un lungo elenco di documenti testimoni l’irregolarità della sua iscrizione e la necessità di una sua radiazione. STRATEGIA Il responsabile di questa scandalosa strategia conservativa è Guido Melzi, prima commissario e ora segretario generale dell’ente. Ha di fatto accettato la logica della cupola che da anni lavora nell’interesse di pochi eletti con protezioni politiche bipartisan, permettendosi di tutto e di più senza tenere minimamente conto delle regole, che nessuno sipreoccupa di far rispettare. Ed ha studiato il modo migliore per lavarsene le mani (la delibera commissariale che salva Infinitif tra l’altro è firmata dall’ormai ex commissario Petroli, quindi è pronta da tempo) e proteggere un sistema altrimenti destinato a vacifiare pericolosamente. Infinitif è infatti la punta di un iceberg, il più irregolare di centinaia di cavalli che corrono con passaporti non in regola per i motivi più disparati. Troppo rischioso farne cadere anche uno solo, qualcuno avrebbe poi dovuto spiegare e si sarebbe dovuto cercare i responsabili delle gravissime mancanze che hanno permesso tutto ciò. La strada corretta sarebbe stata quella adottata qualche anno fa per Gastine e altre 2 cavalle allevate da Dubois. L’Unire aveva proceduto direttamente come le compete alla loro radiazione dall’albo italiano una volta constatata la non iscrivibifità al registro. COMMISSIONE Ma stavolta ciò non è accaduto. Colpevolmente. Conilprobabile scopo di non dover affrontare direttamente la situazione, e ritrovarsi responsabile del giudizio su Infinitif, Melzi ha istituito una conmiissione di esperti, in teoria consultiva in realtà determinante. Di quella commissione (presieduta da Gianluca Autori- no) faceva parte anche un ex membro (Francesco Scala) della Ctc che promosse la pratica Infinitif nel 2005, quando dagli uffici Unire qualcuno sollevò il problema di un puledro (il futuro Inflnitif) non iscrivibile al libro con una mamma (Island Dream) non ancora iscritta. Scala, in sostanza, ha dovuto giudicare il suo lavoro. Con apparente solerzia, Melzi ha chiesto due pareri a questa commissione ricevendo la risposta che gli consente di lasciare tutto com’è. Ovvero un vincitore di Derby che non avrebbe mai dovuto correre e una situazione di pace sociale in un sistema ormai vicino al collasso ma al quale, evidentemente, vale ancora la pena rimanere aggrappati. m. f.
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