LE TAPPE dai primi sospetti alle prove ignorate e fino alla svolta La finale del Derby e del 7 ottobre 2007 (Roma), ma il caso Infinitif è iniziato a fine settembre. Ecco le tappe. REPLICHE E SOSPETTI Il 28 settembre, 9 scuderie partecipanti al Derby chiedono all'Unire chiarezza sulla registrazione italiana di Infinitif. Maurizio Soverchia, allora segretario generale Unire, parla di tardiva registrazione dell'importazione in Italia della madre Island Dream. Il 4 ottobre un esposto dei 9 chiede all'Unire la documentazione relativa alla pratica. Anche per Marco Pittaluga (area trotto) tutto è ok. DOCUMENTI E PROVE Il 2 novembre l'Unire spedisce la documentazione richiesta, che conferma incredibilmente il fatto che Infinitif è iscrivibile al Libro Genealogico e quindi da radiare. le prove principali sono: tardiva iscrizione della madre (2006 anzichè 2004) di Infinitif al Libro, certificato di intervento fecondativo e verbale di identificazione non validi (con falsi), premi per l'allevatore (inalienabile, nel 2004 ben 276.000 euro) pagati ad una scuderia (Bolgheri) che non ha allevato Infinitif e gli altri cavalli riconducibili alla stessa. COMMISSIONE E TAR Il 22 novembre Guido melzi, leader dell'Unire, istituisce una commissione d'inchiesta per esprimere un parere (non vincolante) sul caso Infinitif. La presiede Gianluca Autorino. Il 14 dicembre il Tar del lazio respinge il ricorso presentato dalla scuderia Trofal Stars (quello di Impeto Grif, 2° nel Derby) che chiedeva la sospensione del pagamento dei premi del Derby (e quindi del risultato). Il 3 marzo Guido Melzi rende noto che la "commissione Autorino", nuovamente interrogata da Melzi, conferma il primo verdetto, ovvero la non esistenza di elementi che inficiano l'iscrivibilità di Infinitif al Libro genealogico. |