Bolognese, 34 anni, ha imparato il mestiere dallo zio Paolo Molari. Già 27 vìttorie nel 2008 e matrimonio in arrivo Farolfi, un nome nuovo nei quartieri alti Resta prima guida della scuderia Lombardini, intanto però con In WiseAs ad Aversa ha siglato il primo GP per Baroncini
di Fulvio Padulano Atos Lombardini il punto di riferimento, Mauro Baroncim il nuovo corso. Andrea Farolfi si è imposto sabato scorso nell’Adriano Andreani dei 4 anni ad Aversa, con In Wise As, consegnatagli dal trainer di Divignano in perfetto assetto. «E’ stato come guidare una macchina molto scattante con il cambio automatico», a caldo aveva detto il 34enne driver di Bologna con casa a Cesena, proprio vicino a Savignano. Dove da otto anni è nello staff della scuderia Lombardini, dopo aver iniziato con lo zio Paolo Molari. «Lombardini era il mio punto di riferimento e lo sarà per sempre, mi manca molto e continuo a dedicargli vittorie. Guido per Mauro dal 13 febbraio, ma nel nostro accordo la precedenza spetta ai cavalli di Atos. Con il nuovo trainer Vincenzo Tufano, siamo poi entrati immediatamente in sintonia». Fisico asciutto, riflessi da puma, un po’ sulla falsariga di Gubellini e Andreghetti, l’ippica e la fidanzata di sempre sono i muri maestri della vita di Farolfi, che ama mantenere la linea giocando a squash. «Sono in coppia da 16 anni con Valentina e penso che sia giunto il momento di convolare a nozze. Ci saranno lei e i cavalli nella mia vita, anche se l’idea dell’ippica come costruzione di un futuro, ora come ora, mi atterrisce un po’. Per le opportunità che mi si offrono dovrei essere tra i meno preoccupati, eppure non è così. Trenta e venti anni fa andava molto meglio, oggi ci sono troppe cose fuori posto e un’Unire che in pratica non esiste. Bisognerebbe cambiare completamente registro per dare nuova linfa ad un’ippica tramortita, ci vorrebbe qualcuno ai vertici che voglia davvero bene a questo bellissimo sport. Le corse più belle? A parte In Wise, dalla testa d’oro, ritengo siano la batteria del Mangelli con Irresistibile a 20 contro 1 (quarto e primo degli indigeni nella finale di Adrian Chip - ndr), e il Criterium Partenopeo con Lendemain, cavallo a cui sono particolarmente legato». Niente male le premesse per l’anno in corso. In meno di tre settimane Andrea ha vinto una quindicina di centrali per Baroncini, e ora è 11° nella classifica guidatori con 27 vittorie. Alta pure la redditività, con una percentuale di corse vinte del 29,03%.
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