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Lo Sportsman: Ieri a Milano il primo passo del Comitato (28.2.08)  
Autore: unagt
Pubblicato: 28/2/2008
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Ieri a Milano il primo passo del Comitato

Ezio Cipolat
Ieri all’Hotel Brun, a due passi dalla casa delle aste di Settimo Milanese, è stato ufficialmente presentato il neonato “Insieme per una nuova ippica” un comitato «del tutto trasversale - come ha subito precisato nella sua prolusione il presidente Mauro Biasuzzi - «che nasce per volontà di una trentina di imprenditori. Il comitato, che non vuole assolutamente essere in contrapposizione con le associazioni di categoria, si propone di proporre idee, consigliare e stimolare i politici che dimostreranno di essere più sensibili alle problematiche ippiche. La nostra speranza è che nel comitato confluiscano oltre ad allevatori, anche proprietari, allenatori, guidatori, ma pure scommettitorì e appassionati, per portare avanti delle lotte mirate».
La prima “battaglia” è già stata individuata. È quella sul raddoppio dell’iva introdotta dall’ultima Finanziaria sulle comprovendite dei cavalli. «Il decreto milleproroghe, grazie al comma 41 bis, ha messo una pezza per quanto riguarda l’lva sui premi a traguardo, almeno sino al gennaio del 2009. Ma resta il raddoppio dell’imposta sulla compravendita, che produrrà una sicura contrazione delle vendite in un momento per il settore già di grossa difficoltà», ha detto Flavio Puggina che per il Comitato ha studiato a fondo il problema ed ha presentato una dettagliata relazione.
Lo strumento per cercare di raddrizzare una situazione estremamente penalizzante, che si ripercuote su tutti i settori del mondo del cavallo, è quello della petizione popolare. «Abbiamo stilato un documento che vogliamo presentare a tutti gli interessati allestendo dei banchetti negli ippodromo o scarkabile da uno nostro sito che sarà operativo nei prossimi giorni - ha spiegato Gaetano Turrini, che nel Comitato veste il ruolo di segretario -. È una sorta di lettera aperta da inviare al prossimo Presidente del Consiglio, nella quale chiediamo un preciso programma di rilancio dell’ippica italiana e, in particolare, un intervento sulla questione del raddoppio dell’aliquota Iva, in attesa dalle creazione della “filiera del cavallo”, già operativa con grande successo in Francia e perseguita con forza da tutti gli altri Paesi europei; filiera che permetterebbe di inserire l’ippica nel settore che gli è proprio, quello dell’agricoltura con tutti i benefici fiscali che comporterebbe».
«Ci siamo dati una scadenza - ha concluso Mauro Biasuzzi -, quella del 31 dicembre del 2009. Se entro quella data il nostro lavoro di sensibilizzazione e di moralizzazione del settore non avrà dato dei frutti, vorrà dire he sarà giunto il momento di chiudere con l’ambiente».

 
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