Domani in Dubai il campione Usa inquadra
la World Cup da 6 milioni di $ del 29 marzo
Favola Curlin, un nuovo capitolo
Inizia l’assedio al tesoro del deserto

DUBAI
Sono trascorsi quattro mesi da quando il campione americano Curlin ha dominato il Breeders’ Classic da 5 milioni di dollari a Monmouth Park, diventando il miglior cavallo del mondo a coronamento di una favola iniziata in una corsetta di Miami poco più diun anno fa, il 3 febbraio 2007.
Quel giorno Curlin vinse al debutto con 13 lunghezze sul secondo e fu in gran parte venduto (per 3,5 milioni di dollari) ad altri quattro soci (ora diventati tre) da Shirley Cunningham e Bifi Gaffion, che lo avevano pagato solo 57.000 dollari e che trattennero il 20 per cento.
Nella sua travolgente galoppata verso la gloria del Breeders’ Classic, Curlin è passato anche attraverso la Triplice Corona del galoppo Usa, facendo sempre beffissima figura: terzo nel Kentucky Derby, primo nelle Preakness Stakes e secondo di una testa nelle Belmont.
Il figlio di Smart Strike, che in carriera ha vinto finora 5.102.000 dollari, si trova in Dubai da una decina di giorni. Il suo grande obiettivo infatti è la World Cup, la corsa più ricca del mondo (sei milioni di dollari in palio) in programma sabato 29 marzo a Nad-al-Sheba. Per prendere confidenza con il tracciato e trovare la giusta condizione (non corre proprio dal Classic del 27 ottobre), l’allievo di Steve Asmussen domani scende in pista in coppia con Robby Albarado nel Jaguar Trophy, una listed sui 2000 metri in sabbia, esattamente come la Dubai Cup. Lo sfidano solo cinque avversari che di sicuro non lo valgono, ma quello che conta è rifinire al meglio la condizione in vista della Dubal World Cup del quale è il grande favorito a 6/4.