L’italiano comanda le operazioni ma cede allo sprint della rivale. Delude Ghiaccio del Nord Exploit Caf, posto d’onore che va stretto Nel Paris è battuto da Otia Fun dopo una maratona tattica, caratterizzata da numerosi avvicendamenti
di Antonio Lupo Era difficile e lo sapevamo. Exploit Caf con 25 metri di penalità non ce l’ha fatta nel Paris ad aggiungere un’altra perla alla sua carriera. Troppo duro l’impegno, troppo impegnativo tenere a bada i normanni e specialmente Orla Fun, cavalla fantastica, piena di brio e di coraggio che nell’ultima sfida del trittico invernale sul Plateau de Gravelle (Amerique, France e Grand Prix de Paris, appunto), ha ottenuto la prima affermazione classica della carriera. Ma Exploit Caf abbandona Vincennes tra gli applausi. Un secondo posto, il suo, che ne avvalora la classe indiscussa, che ne ribadisce la statura internazionale davvero cospicua. Protagonista fino a pochi metri dal palo e poi in affanno per quella rincorsa arrembante all’inizio che l’ha visto emergere presto in cima al plotone. Jean Michel Bazire ha fatto di tutto per non reprimere lo slancio di Exploit Caf, sperando che il ritmo si sveltisse, ma i francesi progredivano e scavalcavano il nostro campione, ritraendosi poco dopo e riconsegnando la testa della corsa a Exploit. Così, dopo un buon avvio, le acque improvvisamente ristagnavano, si registrava una lunga fase di bonaccia, solo in apparenza scossa dalle puntate in avanti di Notre Haufor e Orlando Sport, ma senza convinzione, senza la brillantezza e l’aggressività necessari per rendere incandescente la disputa. Exploit Caf, che aveva speso per rifare la penalità, sembrava comunque domare il Paris a metà gara. Anche Ghiaccio del Nord si era fatto notare dopo un quarto di miglio, trovando però arduo rimanere in quota, con un calo progressivo che l’avrebbe visto scivolare al dodicesimo posto sulla linea del traguardo. Quando sembrava fatta, quando Exploit era ormai sulla rampa di lancio col propellente giusto per schizzare via e deliziare nuovamente la folla parigina, Bazire si accorgeva che il suo pupillo non possedeva tuttavia lo stesso sprint del France, la stessa forza di penetrazione, lo stesso scatto agile e pungente, e Orla Fun, rimasta in agguato nel cuore del gruppo, lo domava in arrivo. Lontana dal record di Gobernador e Insert Gedé (1.14.1) la misura ottenuta dalla vincitrice, un 1.16.2 (1.15.8 per Exploit) che fa capire la flessione di ritmo a metà percorso. Terzo concludeva l’altro attendista Niky, che otteneva la miglior prestazione nel meeting d’hiver, piegando di un soffio Lontzac.
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