Nel Prix de Paris (da 350.000 euro) l’attesa sfida con Exploit Caf Ghiaccio, che tour de force Vincitore del “Le Gonidec ‘ pettvirerà 24(X) kin in pochi giorni per essere domenka a Pailgi
di Fulvio Padulano
Parigi val bene oltre 2400 chilometri in pochi giorni. Per Ghiaccio del Nord, stakanovista del van, sarà questa la distanza complessiva da coprire per raggiungere Vincennes e poi tornare nella sua Migliarino, in provincia di Pisa. E, tra l’andata e il ritorno (tutto nel giro di tre o quattro giorni), dulcis in fundo, ci saranno anche i 4125 metri del Prix de Paris di domenica 17, gruppo 2 ai nastri, dotato di ben 350 mila euro. Un’occasione da non perdere per il portacolori della scuderia Royal Sport, dopo un gran Locatelli, ma soprattutto dopo il riuscitissimo blitz nel Prix Jean Le Gonidec, vinto giovedì scorso a media record di 1.11.5 sui 2175 metri. Un podio per due terzi indigeno con Giuseppe Bi (ora alla corte di Fabrice Souloy) meritatamente secondo. «Volevamo concedergli l’immediato bis» conferma Enzo de Sena, coproprietario di Ghiaccio con Mimmo Crisci, entrambi napoletani come i proprietari di Exploit Caf, e soci nel campo dell’imprenditoria automobilistica «Bellei e Hollmann hanno optato per il Paris e noi abbiamo avallato. Per quanto ci riguarda e alla luce degli ultimi sorprendenti risultati, l’avventura parigina continua». Com’è nato l’acquisto di Ghiaccio? «Abbiamo un filo diretto con l’allevamento Briantea-Tagliabue» è stavolta Crisci a rispondere «Eravamo stati lì vicino Monza diverse volte constatando che tutto funziona al meglio. Il cavallo ci è piaciuto da subito, lo abbiamo preso alle aste di Milano. Ci siamo anche assicurati Mistero del Nord fratello da parte di madre di Ghiaccio (Bon Vivant e Toga del Nord), che già si muove benissimo». Ghiaccio va al massimo ed EI Nino?- «Lo abbiamo fermato per i test della fertilità all’Orsetta. Rientrerà in marzo e contiamo di rivederlo al meglio per il Lotteria, mentre per Ghiaccio si vedrà dopo il Paris». Qual è il preferito? «Ci siamo divisi anche le preferenze. Io ne ho una più spiccata per El Nino, mentre il mio socio ha Ghiaccio nei cuore». -Tornando al Paris di domenica, come mai tanto viaggiare? Eravate tornati a casa subito dopo il Gonidec- «Lui è tranquillissimo in viaggio» riprende De Sena «non li soffre per niente e vedrete che correrà bene. E’ un cavallo molto duttile, nei nastri del Gonidec è andato in testa e nel Locatelli ha girato all’esterno. Il favorito resta a mio avviso il nostro conterraneo Exploit Caf grande nel France. Il massimo sarebbe dividerci il podio. Come? Si vedrà».
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