Napoli, 12.02.08 Le seguenti categorie, preoccupate per la crisi che sembra aver ormai assunto contorni di irreversibilità sono costrette a denunciare, nonostante l’assoluto bisogno di interventi strutturali e quindi decisivi almeno per il salvataggio del settore, il mancato rispetto degli impegni assunti tempo fa dal Ministro delle Politiche Agricole, Paolo De Castro e da Guido Melzi, prima in qualità di Commissario dell’Unire e poi come segretario generale dell’Ente. Ma anche il mancato rispetto degli impegni da parte di AAMS (Monopoli) relativamente a: - Aumento del montepremi di 4 milioni di euro rispetto al 2007 (da 218,2 a 223). Voci sempre più insistenti parlano invece di un calo di circa 40 milioni (-18%), che non è assolutamente accettabile. E Guido Melzi nei giorni scorsi ha confermato ufficialmente a proprietari e allenatori che non è in grado di confermare il montepremi 2007 per il 2008. Tutti gli operatori dell’ippica si aspettano un forte segnale di trasparenza da Melzi, specialmente dopo la fumata nera di ieri ai Monopoli. Il Segretario deve uscire dal vicolo cieco che ha imboccato continuando a proteggere senza alcun riscontro l’attuale ministro, le mancate promesse e il disegno politico di smantellamento del settore. E dire chiaramente le cose come stanno, altrimenti dopo 18 mesi ai vertici dell’ente avrebbe ripercorso solo le tristemente note impronte di Panzironi: tre bilanci da firmare (preventivo 2008, consuntivi 2006-2007) e un montepremi di 178 milioni, che obbligherà proprietari e allenatori a correre per un piatto di lenticchie negli ultimi quattro mesi dell’anno; - messa a regime della nuova rete per l’accettazione delle scommesse. E’ in gravissimo ritardo e il fatale calo delle scommesse costa 130 mila euro (rispetto al corrispondente periodo 2007) al giorno all’ippica come risorse nette. Anche questo è insostenibile; - una costante disattenzione verso il comparto da parte della politica, che ha solo pensato a sottrarre risorse anziché aggiungerne. Le normative relative ai giochi non ippici godono stabilmente di vie preferenziali (basti pensare a Bingo, slot machine, nuovo gratta e Vinci, skill games). Invece i due campi nazionali nei corner non sono ancora partiti. Inoltre quartè e quintè si sono rivelati costosi, obsoleti e quindi inadeguati rispetto alle scommesse similari che si effettuano in altre nazioni. La riduzione dell’aliquota fiscale è stata attuata solo per le scommesse sportive e non per quelle ippiche a quote fissa e per le scommesse ippiche nazionali, come più volte richiesto, Questo genere di provvedimenti avrebbe forse consentito il tamponamento della costante emorragia di risorse; - i Monopoli hanno incassato almeno 100 milioni di euro dall’assegnazione dei nuovi diritti per i negozi e corner ippici . Di quei soldi l’ippica non ha visto un solo euro e anzi, i Monopoli sembrano completamente disinteressati del suo destino; - l’Unire è un ente totalmente paralizzato a qualsiasi livello. Nulla è cambiato rispetto alla precedente gestione giustamente tanto criticata. La trasparenza (a tutti i livelli) continua ad essere un’utopia, il doping sempre più inattendibile, le nomine dei funzionari costosissime e clientelari, la difformità di giudizio (in relazione ad identici casi, applicato da funzionari diversi) incide in maniera profonda sulla regolarità delle corse, gli ippodromi fatiscenti, i contratti di lavoro da rinnovare continuano a restare non rinnovati; - per tutti questi motivi le sottoscritte categorie hanno deciso di scendere in Piazza, a Roma davanti ai Monopoli (la prima di una serie di iniziative che interesseranno anche Mipaf, Finanze e Unire) lunedì 18 febbraio, malgrado l’assenza del grande Varenne, bloccato da Snai (che detiene i diritti di immagine), che ancora una volta con i fatti si conferma lontana anni luce dai problemi del settore, che ha concorso (insieme a Sisal) a prosciugare come debitrice (della propria parte) di decine di milioni (minimi garantiti e canoni tv) che probabilmente non verranno mai pagati. Spesso si è parlato, a torto, di punto di non ritorno. Questa volta invece lo facciamo convinti di non sbagliarci. E quindi non abbiamo più nulla da perdere. Upt: Il Presidente, Francesco Gragnaniello Fipt: Il Presidente, Marcello Rinaldi Unagt: Il Presidente, Enrico Dall’Olio Consiglio Anagt Campania: Giuseppe Infimo, Massimo Pignatelli, Carlo Terracino, Gennaro Monaco Assogaloppo: Il Presidente, Fabio Carnevali |