Banca Dati / Numeri
Banca dati prestazioni
 
Accedi
Nome utente:
Password:
Password dimenticata?
Non ancora registrato?
 
Lo Sportsman: Romolo Ossani e i doping “ambientali” (12.2.08)  
Autore: unagt
Pubblicato: 12/2/2008
Letto 1171 volte
Dimensioni 3.71 KB
Versione stampabile Segnala ad un amico
 

LETTERE
Romolo Ossani e i doping “ambientali”

Egrego Direttore
Malvolentieri, continuo ad essere testimone di una deprecabile situazone riguardante il doping, che sta trascinando innumerevoli allenatori, guidatori e proprietari di cavalli in responsabilità inesistenti e inaccettabili.
E' capitato anche a me e sono rimasto veramente sorpreso. Alcuni miei proprietari e il sottoscritto sono tuttora coinvolti in accertamenti spiacevoli: dover rispondere del risultato di ana si evidenziati la presenza di sostanze dopanti nei cavalli la sostanza proibita rilevata è sempre la stessa la Benzolecgonina, un metabolite della cocaina, che non ho mai usato e somministrato. Da informazioni assunte, mi risulta che il ritrovamento di tale sostanza sia la causa della stragrande maggioranza dei procedimenti doping avviati in Italia.
Non mi sembra interessante disquisire in questa sede della mia innocenza tantomeno esercitare vittimsmo o ipotizzare complotti a carico mio o di altri colleghi. Per quanto mi riguarda e solo per cronaca, mi è successo solo in ippodromi dove svolgo attivita meramente marginale. Il punto di discussione è un altro: il quantitativo trovato.
Si tatta di misure minime di nanogrammi per millilitro, che - anche secondo uno studio effettuato dalla Università di Firenze nel 2004, ma ve ne dovrebbero essere molti altri, si colloca ben al di sotto della soglia di attivazione di un'azione dopante, rendendo irragionevole la sua somministrazione al fine. La esiguità del dato analitico rende incerto l'origine, che può essere agevolmente ricondotto all'(indiscusso) inquinamento ambientale.
L'indifferenza dell'Unire e degli Organi prepostì nei confronti dei fatti senteticamente segnalati contribuisce ad offendere gli operatori.
A questo punto mi sorge dubbio che vi sia solo l'obiettivo di sanzionare tutto e tutti senza una qualsivoglia logica; peraltro, ingolfando e, di fatto, distraendo i laboratori dai pochissimi casi effettivamente rilevanti. Per tacere dei relativi costi di difesa che sono costretti a sopportare i destinatari dei provvedimenti.
Mi chiedo e domando agli addetti ai lavori: è casuale che non sia mai stato predisposto il prontuario dei farmaci dopanti, con soglie minime, tempi di sospensione e quant'altro?
Che fine fanno i premi revocati per doping, considerato che nessuno ne viene a conoscenza e che, quindi, non sono reclamati?
Romolo Ossani

Come evidenziato gia ieri in occasione della notizia della positività al doping di lsmos Fp il problema del riscontro di Benzoilecgonina ormai una vera e propria emergenza. E quindi va affrontata come tale. Da parte nostra eravamo e siamo assolutamente per una lotta senza quartiere al dopinq e anzi rimaniamo perplessi (per usare un eufemismo) di fronte a una giustizia garantista fino a diventare insufficiente e quasi inutile. Allo stesso tempo però va distinto assolutamente quello che è doplng, che va scovato e colpito duramente, e quello che invece non lo è. Ed è solo la scienza a poter dire quello che è lecito e quello che non si può utilizzare. E tutti gli studi dicono che la presenza di benzoilecgonina sotto una determinata soglia è considerata da tutti gli studi assolutamente ininfluente e dovuta quasi certamente solo a quell'inquinamento ambientale diventato ormai celebre. A prescindere da qualsiasi voglia di giustizialismo. Perdere tempo e spendere montagne di denaro rincorrendo le streghe inoltre distoglie dal vero obiettivo, quello di combattere fino in fondo il doping.

 
Torna alla categoria | Torna all'indice principale
 www.ctech.it : Computer's Technology Srl © 2013 info@ctech.it 
&