INTERCATEGORIALE
Manifestazione di piazza
per il montepremi

Intercategoriale in riunione plenaria nel pomeriggio a Bologna per stabilire il piano di battaglia di una protesta resa ancora più urgente dalle voci dei giorni scorsi, riportate anche da alcuni organi di stampa, che hanno paventato un disponibile per il montepremi 2008 di 175 forse addirittura soli 150 milioni di euro in luogo dei fatidici 220 ritenuti soglia irrinunciabile di sopravvivenza. Una manifestazione di piazza capace di coinvolgere alcune migliaia di persone e che dovrebbe svolgersi entro i prossimi dieci giorni davanti alla sede dei Monopoli di Stato a Roma, ente giudicato tra i principali responsabili dello Stato di crisi in cui versa l'ippica Nazionale. Negli occhi e nelle orecchie di tutti i presenti a Bologna sono risuonate ancora le parole pronurciate dal Ministro De Castro e dall'allora Commissario Straordinario dell'Unire Melzi il 5 settembre nellla conferenza stampa trasmessa anche da Unire Tv e al quale si è parlato di un montepremi a quota 223 milioni. Una soglia già allora definita di "sopravvivenza".
Secondo i dati diffusi dall'Intercategoriale, a fine anno l'Unire potrebbe trovarsi a dover fare i conti con un minor prelievo di circa 46 milioni di euro. Proprio tale incipiente, ma non imprevista, situazione economica sarebbe all'origine mancanza di un bilancio di previsione per il 2008. Allo scopo va detto che è previsto per giorno 20 un incontro tra Segrerario Generale dell’Ente Guido Melzi e il Collegio Sindacale incontro che però le categorie non sembrano intenzionate ad attendere. Ma non è solo sul punto economico che batte la protesta. Sotto accusa la mancanza di trasparenza, la disfunzionalità e l'arroganza dell'Unire, un Ente privo di una conduzione tecnica amministrativa e finanziaria trasparente. In ritardo la nuova rete di vendita (operativi solo 9.000 dei 13.000 punti vendita assegnati) e ancora nel mirino lo stallo dei contratti di lavoro e il sistema delle nomine dei funzionari”. Ci si è chiesto il motivo per cui se Aams e Ministero delle Finanze sono state in grado in passato di sopportare con un'attività promozionale e di creatività prodotti in crisi come ad esempio il Gratta & Vinci fino a farli divenire oggi motori trainanti del mercato dei giochi, perchè una simile politica non sia realizzabile anche nei confronti dell'ippica che ha il merito non trascurabile di dare lavoro a diverse decine di migliaia di persone. Tutti elementi all'ordine del giorno in una riunione alla quale hanno partecipato i rappresentanti di Upt, Fipt, Assogaloppo, Unagt e anche parte degli allevatori "dissidenti" del gruppo del 5%. Una riunione nel quale è mancata nonostante invitata l'Anagt eccezion fatta per la sua delegazione campana che ha fatto pervenire all'assemblea un messaggio di sostegno incondizionato. Il documento di protesta è approvato all'unanimità, al di la delle Sigle e degli schieramenti e forse questa potrebbe realmente essere la nuova realtà con la quale Unire e lstituzioni dovranno confrontarsi nei prossimi giorni. LUM