Leader a gran ritmo, Terra Romana cade sulla penultima retta alle Capannelle Ajvazovsky, pazienza premiata Johnson lo tiene fuoi dalla bagarre e nel finale conquista con merito lo Steeple-Chase
di Mario Viggiani ROMA - Strana giornata, quella di Paul Andrew Johnson. E’ finita in bellezza, con il successo nello Steeple-Chase delle Capannelle, dopo non essere cominciata proprio nel migliore dei modi. Al primo ingaggio, con Wild Groove, era arrivato un posto d’onore che gridava vendetta, nel test di preparazione alla Gran Corsa Siepi. In quello successivo, se l’era vista davvero brutta: con Miki Tango lottava per una piazza quando all’ultimo salto ha rischiato di andare giù lungo. Invece è stato autore di un numero di grande equilibrismo, restando in sella in qualche modo, e così un’ora più tardi è andato a segno nel GP, con una tattica da.. cinese in sella ad Ajavzovsky, sulla pista già vincitore del Neni da Zara 2006 (Gianluca Bietolini lo allena per l’avvocato Angelo Pettinari, già commissario iimz e presidente di Sara Bet). La favorita Terra Romana, infatti, ha tirato via a un ritmo forse esagerato, per le pessime condizioni del terreno, tornato micidiale dopo la pioggia incessante. Jiri Kousek, il suo fantino, avrebbe fatto a meglio a prendersela più comoda, dopo aver presto guadagnato un discreto vantaggio sugli inseguitori, capeggiati da Dalfors, mentre Ajvazovsky restava tranquillo a precedere giusto Bye Bye Quanito. Terra Romana, con quel suo galoppo a testa in giù, sbagliava più di un salto e alla fine pagava pegno micidiale sul secondo salto della penultima retta. Passava il muro così così, si accucciava ulteriormente dopo il salto e Kousek non tirava su nè la cavalla nè se stesso. A quel punto restava in vèdetta Mon Ami Jean Paul, sull’ultima curva Johnson avanzava deciso, dribblando di forza Amica e Kandinskiy, e passava a condurre dopo il penultimo salto. In arrivo A.jvazovsky conservava una lunghezza su Kandinskiy, rinvenuto benissimo dopo esitazione fatale sull’ultima curva.
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