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Lo Sportsman: Tris senza rete? No, senza il prodotto (2.2.08)  
Autore: unagt
Pubblicato: 4/2/2008
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I NUMERI DELLA SCOMMESSA IN GENNAIO UN MESE CON LA NUOVA STRUTTURA NEL QUALE SI CONFERMA IL TREND NEGATIVO DEL 2007
Tris senza rete? No, senza il prodotto

I dati numerici sono sempre frutto di interpretazioni. Una fra queste è quella di prendere un periodo e confrontarlo con lo stesso periodo dell’anno precedente. Questo tipo di raffronto però non può rappresentare la linea di tendenza, per esaminare la quale è necessario analizzare come il movimento si è evoluto nel corso dell’anno, E se così si facesse si avrebbe uno spunto di riflessione in più. E infatti vero che la Tris è in calo: ma non lo è stata solo nell’ultimo mese, bensi si tratta di una tendenza in atto da tempo. Questo tipo di analisi fa addirittura passare in secondo piano i problemi relativi alla rete di raccolta (che pure ci sono in quanto quella attuale non è certo completa) per far emergere l’aspetto della “maturità” del prodotto Tris, che necessita di un restyling urgente.
Inoltre, a suffragio della solo parziale influenza della rete, occorre sottoporre i dati a un ulteriore confronto, quello di più breve periodo. E per questo abbiamo analizzato prima i numeri di gennaio, poi li abbiamo messi a confronto in termini di media con quelli degli ultimi due mesi dell’anno precedente e infine con quelli degli ultimi quattro mesi.
Partiamo da oggi, dai dati nudi e crudi di gennaio, che dopo il primo giorno di start up si sono sostanzialmente stabilizzati, proponendo medie settimanali di poco inferiori ai 600.000 euro per la Tris del caffé e di circa 750.000 per quella serale. La linea di tendenza dei dati del mese presenta un andamento leggermente positivo e va sottolineato come nei giorni in cui i convegni sono iniziati in ritardo di mezz’ora, la raccolta sulla Tris del caffé sia salita del 10% a testimonianza probabilmente del fatto che l’orario delle 14 è oggi troppo anticipato.
Il primo confronto con il passato riguarda il raffronto fra le medie relative ai vari giorni della settimana con quelle dei due mesi precedenti che trovate nella relativa tabella. La Tris del caffè paga dazio soprattutto il lunedì (-23,39%), giorno in cui le Agenzie aprono alle 13 e al giovedì (-13,26%), mentre negli altri giorni il calo è sempre sotto la soglia del 10% con un dato finale del -10,62. Più marcata la diminuzione della Tris serale, che ha sofferto parecchio il martedì (-18,79) e meno i sabato (-9,95) con una discesa complessiva del 13,28%. La variazione totale della media negli ultimi due mesi è del 12,63%.
Allargando il raffronto ai 4 mesi precedenti l’entrata in funzione della nuova rete le differenze scendono ulteriormente al 5,66% per a tris del caffè e al 7,96% per quella serale. E arrivando ad allargare il paragone ai 6 mesi, quindi considerando anche i mesi estivi (confronto comunque sostenihile in quanto in luglio e agosto con una parte delle ricevitorie chiuse il numero dei punti vendita era superiore ma in maniera meno evidente) si scopre che la Tris serale addirittura guadagna e quella del caffé perde circa il 10%.
L’ultima analisi, quella del trend della Tris nel corso degli ultimi 13 mesi, evidenzia come la linea di tendenza fosse comunque negativa, tanto che le cifre del movimento medio di settembre e ottobre sono simili a quelle di gennaio con variazioni trascurabili. Eppure in settembre e ottobre la vecchia rete era in piena attività... In ogni caso, come si evidenzia dal grafico, i valori previsti dalla linea di tendenza per gennaio non si discostano più di tanto da quelli effettivamente riscontrati. Questo fatto porta a un’ulteriore riflessione: se il dimezzamento del numero dei punti vendita ha portato a un calo che su base statistica va stimato intorno al 13%, cosa portavano all’ippica molti dei punti della vecchia rete? Il calcolo, anche nel confronto gennaio-gennaio è impietoso visto che anche ammettendo sia statisticamente accettabile porta a una diminuzione di 180 mila euro medi, che suddivisi per 9.000 punti fanno una media di 20 euro per punto. Se poi il confronto viene effettuato sulla base dei due mesi precedenti ovviamente il dato scende parecchio, fino ad arrivare a poco più di 7 euro di raccolta per punto per la Tris del caffé. Produzione quindi assolutamente marginale (un fatto del resto già evidenziato da Aams pubblicamente in alcuni convegni), che verrà probabilmente compensata con l’entrata in funzione del gioco via internet. In definitiva i numeri dicono che la Tris è in calo, ma anche che puntare il dito sul cambiamento della rete, oltretutto oggi difficilmente valutabile visto che la nuova struttura andrà a regime solo nei prossimi mesi, è, per usare un eufemismo, un errore di valutazione. Il problema principale, evidenziato bene anche dai numeri di gennaio, è il prodotto che spesso non raggiunge gli standard minimi accettabili dagli scommettitori, non quello di una rete che funzionava ormai per inerzia. E ber questo, oltre ad accelerare le procedure per l’entrata in funzione del gioco telematico (il futuro) e quel restyling di Quarté e Quinté che si attende da tempo per ovviare a un Regolamento (voluto da chi oggi protesta di più) con il quale si sono quasi ”bruciati” due giochi importanti per tutto il settore, il lavoro deve essere anche e soprattutto tecnico. In attesa di quel benedetto calo dei prelievi che può generare davvero il rilancio. MT

 
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