(l.m.) ROMA - Da dopodomani, venerdì 1 febbraio, potrebbe paralizzarsi l'attività agonostica in Italia. Il motivo risiede nell'intricata questione relativa alla remunerazione delle giurie e dei commissari di gara. In base a un articolo della Legge finanziaria, infatti, l'Unire non può più intrattenere un rapporto di collaborazione o consulenza con persone fisiche che non siano laureate o aggiudicatarie di un bando di gara e questo rende impossibile la remunerazione di quanti lavorano per il regolare svolgimento delle corse. Una riunione fiume tenutasi oggi all'Unire tra il segretario generale Melzi e i rappresentanti dei funzionari non ha portato ad alcuna soluzione. In un primo tempo si era pensato a un loro incorporamento all'interno di Unire Lab, la società di servizi dell'Unire che si occupa del settore doping, ma poi si è scoperto che tale soluzione non era praticabile, anche perchè la stessa società è al momento commissariata.
Difficile pensare a una soluziuone lampo del problema che consentirebbe il normale svolgimento dell'attività di corse nella giornata di venerdì. Lo spiraglio potrebbe essere rappresentato da una deroga da parte del del Dipartimento della Funzione Pubblica, un ufficio speciale del Ministero per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione.
Qualora si arrivi a una soluzione del problema, i commissari e i funzionari di gara si sono comunque dichiarati disponibili ad essere raggiunti anche domani in serata da eventuali disposizioni, onde assicurare lo svolgimento delle riunioni di corse.