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Lo Sportsman: Lettere (30.1.08)  
Autore: unagt
Pubblicato: 30/1/2008
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LETTERE

Raspante risponde a Marco Castaldo
In riferimento alla lettera pubblicata dal Suo gornale, voglio innanzitutto scusarmi col proprietaro di Dragone Rob e con gli scommettitori che l'avevano appoggiato al gioco. A sig. Marco Castaldo faccio presente che non credo si tratti della più classica delle ruotate essendo una partenza complessa a quattro cavali dove, otretutto, nelle prime fasi ero agganciato dal concorrente numero 4 che, oltre a non farmi partire adeguatamente, mi costringeva ad una prima conversione.
Non entro nel merito della decisione della Giuria (ho preso dieci giornate, non avendo recidiva) ma al riguardo ricordo i due mie posti d’onore (Ierez, Treviso 05/08/07 e Arto di Casei, Tris di Firenze 24/12/07) con vincitori sanzionati al mio stesso modo e non retrocessi (a quei Presidenti di Giuria probabilmente non suscitavo rispetto.). A chi ha manifestato comprensione immediata al Castaldo, consiglio qualche lezione di psicologia perché con la loro prontezza non hanno fatto altro che alimentare la giusta rabbia del danneggiato.
Non ha giocato Big Boss Blue, a Palermo non hanno puntato il cavallo della Napoleon (meglio nella vita esser diretti, veri e bruschi...), non ho volutamente danneggato il mio avversario. Mai nella mia carriera sono andato dritto ad oltranza su un favorito. Mai ho frustato un cavallo oltre il dovuto. Mai ho offeso un collega (dentro e fuori la pista). Mai ho dato un pugno. Mai uno spintone ed esser definito uno scorretto, francamente, mi sembra esagerato.
Grazie per l'ospitalità.
Alessandro Raspante

Mauro Baroncini
e i numeri dei GP
A tutti gli operatori del settore ippico trotto, vorrei evidenziare una pccola osservazione, che reputo però molto importante, per quello che riguarda l'estrazone dei numeri nei Grandi Premi.
Le classifiche che si stilano ora, sono formate da un insieme di record, somme vinte in carriera e nel periodo, tarature di piste (molto discutibili). Alcune volte però, basta guardarsi intorno e in questo caso molto vicino, per rendersi conto che tutto ciò è molto elaborato e non rispecchia con fedeltà la scelta dei nurneri assegnati.
Passo dalla teoria alla pratica in Francia le prime due file vengono selezionate solo in base alle somme vinte in carriera. Queste ultime danno una precisa classifica in base alla meritocrazia di ogni soggetto.
In Itala, si cercano parametri (e si trovano), andando a correre con quello che si reputa un soggetto importante contro cavalli che non abbiano vinto che poche migliaia di Euro, stabilendo un record (magari in pista piccola), che ha un valore molto relativo, per non dire nullo perché quello che conta da sempre, sono "le categorie”, chi batti e non il record che fa contro nessuno. Riassumendo, penso che copiare qualcosa di più valido sia segno di intelligenza, di apertura mentale, in questo modo, si risparmierebbero tempo e mano d’opera e si avrebbe uno "snellimento" di quello che oggi a molti, me compreso, non è chiaro, con cavalli da premi centrali che finiscono in prima fila e cavalli con trascorsi classici che guardano da dietro.
Se questa mia breve osservazione verrà ritenuta valida, mi auguro non vada inascoltata come tante altre che ho letto sul vostro giornale.
Cordiali saluti,
Mauro Baroncini

 
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