L’UNIRE CHE NON FUNZIONA
Provate a giocare al Lotto i numeri 6-51-89-71, potreste anche centrare la quaterna. Probabilmente avrete le stesse chances di chi li compone sulla tastiera telefonica nel tentativo (spesso disperato) di contattare l’Unire. E non che aggiungendo le cifre dell’interno si possa sperare in miglior fortuna: nella maggioranza dei casi si arriva alle stesse difficoltà di una cinquina o del Superenalotto, i giochi ai quali tutti giocano senza vincere praticamente mai. Le disfunzioni dell’Unire sono ormai una triste barzelletta nel mondo dell’ippica e provocano disagi a non finire. In questi giorni sta andando in scena la protesta (giusta) degli Operatori contro i ritardi nei pagamenti, visto che da novembre nessuno ha più riscosso dall’Ente. Ieri da Firenze Gabriele Baldi, presidente Anagt, ha detto pubblicamente che il Direttore Amministrativo dell’Unire ha giustificato i ritardi con la necessità di avere prima a disposizione l’aliquota Iva da applicare (10 o 20%): oggi sarebbe al 20 ma l’emendamento è già approvato. Una giustificazione abbastanza particolare, che diventa ancor più imbarazzante se si valuta che, a quanto ci Premi in ritardo e servizi nulli: responsabilità precise risulta, i pagamenti dei premi effettuati per il tramite delle Società vengono effettuati praticamente nei termini previsti. Allora diventa facile pensare che il problema sia proprio all’interno dell’Unire, o meglio direttamente attribuibile a una struttura elefantiaca che non riesce (o non vuole per motivi ben identificabili) a funzionare nel modo migliore. E non sono solo i premi a non essere pagati, perché anche quasi tutte le altre operazioni richiedono tempi biblici. Ad esempio remissione dei certificati di esportazione. In questi giorni c’è un proprietario italiano sulle spine, perché il certificato, richiesto il 21 gennaio, non è stato ancora trasmesso alla Societé francese. E visto che il cavallo in questione dovrebbe correre domenica a Vincennes, i tempi sono ormai stretti. Oltretutto con l’aggravante che il cavallo in questione è già partito qualche giorno dopo la richiesta. Storie di ordinarie disfunzioni che investono quotidianamente il settore e che coinvolgono l’organizzazione di settori precisi dell'Ente e fanno ben emergere le responsabilità di alcuni dirigenti. Mt
|